Gazzada Schianno
“Io non so nuotare”: a Gazzada Schianno la fotografia che racconta la forza della vita
Venerdì 13 settembre inaugura allo Spazio Gaja la mostra di Lara Frassine. Un racconto visivo di storie di sopravvivenza e coraggio, che sostiene le comunità rurali nepalesi
“Non smette di piovere da due giorni e due notti e pian piano tutto inizia ad andare storto: le strade sono rotte, crollano a metà, cadono frane ovunque, ci fermiamo a spostare i massi per passare, la jeep scivola nel fango senza controllo e poi il fiume esonda e blocca l’unico passaggio per andare dall’altro lato del paese. Dopo moltissime ore proviamo ad attraversarlo ma ci cadiamo dentro, una prima e poi una seconda volta e poi ancora una grandissima frana e la consapevolezza di essere pronta a morire”.
“In questo progetto c’è la mia storia e le storie di tutte le persone che ho incontrato nelle scuole e nei villaggi e che ogni giorno camminano ore e ore in qualsiasi condizione: sotto la pioggia instancabile, sotto il sole cocente pur di arrivare in classe o riuscire a lavorare. In questo progetto ci sono le storie delle persone che ci hanno salvato la vita, che sono venuti a prenderci con un trattore in mezzo al fiume per portarci in salvo”.
Venerdì 13 settembre, alle 19, aprirà al pubblico la mostra: “Io non so nuotare” di Lara Frassine.
Lo Spazio Gaja di Gazzada Schianno diventa il palcoscenico di una narrazione potente, dove ogni fotografia svela storie di sopravvivenza, fatica e incredibile coraggio. Le immagini di Frassine trasportano in Nepal, nei villaggi sperduti e nelle scuole isolate, dove ogni passo diventa una sfida, ogni giorno un’epopea di resistenza. Le persone camminano per ore, sotto piogge torrenziali e un sole implacabile, pur di raggiungere la scuola o il lavoro. Ogni scatto è una testimonianza della lotta contro l’elemento naturale, una battaglia quotidiana per la sopravvivenza.
La mostra, oltre a emozionare con le sue immagini, sostiene anche un’importante causa: l’Associazione Vin, che si occupa di sviluppare progetti per le comunità rurali nepalesi, quelle stesse comunità ritratte nelle fotografie.
La mostra sarà visitabile fino al 6 ottobre, con aperture il venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 19.