Le Acli di Varese a congresso con la voglia di ripartire dai circoli “per costruire una società più giusta”

Ha preso il via nel pomeriggio del 27 settembre la due giorni per il 31esimo congresso provinciale delle ACLI di Varese dal titolo “Il coraggio della pace”. La relazione della presidente provinciale Maria Carmela Tascone

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«Il Congresso può essere un’occasione preziosa di riflessione e di rilancio dell’agire associativo deve anche essere un momento significativo di verifica per rileggere la nostra azione alla luce dei valori che ci connotano e danno sostanza alla nostra presenza nel contesto sociale».

Con queste parole, la presidente provinciale delle Acli di Varese, Maria Carmela Tascone, ha aperto la relazione congressuale, inaugurando la due giorni del 31° congresso provinciale, intitolato “Il coraggio della Pace”.

Nel suo intervento, la presidente ha affrontato temi centrali come la costruzione di una società più equa e giusta, l’impegno per la pace e la riduzione delle disuguaglianze, sottolineando l’importanza di scelte politiche orientate alla democrazia e alla partecipazione. Ha inoltre rimarcato la centralità dell’impegno delle Acli sul territorio, evidenziando il valore della solidarietà e delle numerose iniziative portate avanti durante il mandato, tutte tese a promuovere la pace e la giustizia sociale.

«È necessario non disperdere questa opportunità anche per ripensare al tempo in cui ci troviamo ad operare, con l’obiettivo di comprendere se il nostro operato è ancora adeguato o se esso non debba, piuttosto, rinnovarsi per offrire risposte più efficaci alle esigenze di oggi» ha proseguito Tascone, evidenziando il ruolo fondamentale dei circoli delle Acli come luoghi quotidiani di incontro e riflessione, dove le persone possono condividere esperienze e pensieri.

La presidente delle Acli di Varese ha poi esortato a non smettere di sognare una società giusta, affrontando la complessità del presente con responsabilità e senso critico. «È fondamentale ascoltare le istanze dei più deboli e lavorare per il bene comune, riscoprendo il valore del volontariato e della fraternità.  L’impegno delle Acli deve andare oltre il semplice aiuto, anticipando soluzioni che mettano al centro la persona, non come problema astratto ma come individuo concreto. In un contesto di disaffezione verso la politica, è essenziale partecipare attivamente e promuovere una democrazia che, seppur lenta, rimane imprescindibile».

Per quanto riguarda le scelte politiche recenti, Tascone ha espresso preoccupazione, in particolare per la proposta del governo Meloni di modificare la Costituzione introducendo l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Questa riforma, secondo la presidente Acli, rischia di alterare il delicato equilibrio dei poteri previsto dall’attuale sistema costituzionale, indebolendo il ruolo del Presidente della Repubblica come figura di garanzia. «Mancano, inoltre, chiarimenti su aspetti fondamentali, come le maggioranze richieste per eleggere il premier e le eventuali conseguenze in caso di mancata elezione».

In merito all’autonomia differenziata, invece, la presidente ha sottolineato i rischi di un aumento delle disuguaglianze tra le regioni, con particolare riferimento alla sanità pubblica e alla distribuzione delle risorse. «La complessità del sistema proposto, basato su commissioni paritetiche tra Stato e singole regioni, potrebbe rendere difficile una gestione equa e funzionale. Come ACLI condividiamo la scelta del Referendum abrogativo. Non si tratta di una scelta contro, ma di una scelta per il Paese, per l’intero paese. Abbiamo concorso alla raccolta delle firme non per uno schieramento politico contro l’altro, ma perché le ragioni che ci fanno dire che questa legge non va bene sono consistenti e gli argomenti molto forti. Quindi non si deve offendere nessuno. Abbiamo semplicemente partecipato come è giusto che sia» ha spiegato Tascone.

«In questa prospettiva – ha aggiunto la presidente –  le ACLI, con alcune realtà associative di diversa ispirazione hanno predisposto, con l’aiuto di esperti giuristi due progetti di legge di iniziativa popolare: uno dedicato alla promozione della vita democratica nei partiti politici e l’altro all’istituzione delle assemblee partecipative.
Entrambi con l’obbiettivo di aprire un dibattito a tutti i livelli, nel Paese, sulla questione della partecipazione, quale elemento fondamentale per garantire un futuro democratico, proprio a partire dalla possibilità offerta a tutti di formarsi un pensiero e di poterlo esprimere attraverso meccanismi e luoghi partecipativi istituzionali e non. In sostanza, si tratta di rendere possibili modalità che consentono forme di «potere diffuso» contro la riduzione di spazi reali per l’esercizio della democrazia. Indubbiamente, il primo passo, se si vuole andare in questa direzione, è quello di una legge elettorale che ridia realmente ai cittadini il potere di eleggere la persona che ritengono più idonea al ruolo di parlamentare, superando la brutta prassi di lasciare alla dirigenza dei partiti di decidere chi saranno i candidati a rappresentare i cittadini alla Camera e al Senato. Ci sentiamo quindi impegnati anche qui a Varese a raccogliere le firme necessarie perché i due progetti di legge raggiungano la possibilità di arrivare in parlamento e non vengano lasciate troppo nella sua anticamera».

L’ultimo intervento ha posto l’accento sulla centralità dell’impegno delle Acli sul territorio durante questo mandato, evidenziando le numerose attività e iniziative svolte. Attività che hanno spaziato dall’azione politica alla formazione sulla convivenza sociale, dall’approfondimento della spiritualità e vita cristiana alla promozione di stili di vita sostenibili, dall’immigrazione al lavoro e alla formazione professionale. Sono stati inoltre affrontati temi cruciali come il ruolo delle donne e dei giovani, la legalità, la comunicazione e l’animazione nei circoli della provincia, con l’obiettivo di sostenere e rafforzare la comunità locale.

La presidente provinciale delle Acli ha sottolineato il valore aggiunto dell’impegno dei circoli sul territorio, riconoscendo come anche i più “timidi” abbiano trovato nuovo slancio e protagonismo. Ha ringraziato i presidenti dei circoli per la loro disponibilità e ha lodato l’importanza della figura dell’animatore di comunità nel promuovere un percorso provinciale incentrato sui circoli stessi. Ha inoltre elogiato il lavoro straordinario della segreteria e l’impegno di oltre 400 volontari e 60 collaboratori, sottolineando come il loro contributo sia stato fondamentale per garantire un servizio sociale di grande rilevanza sul territorio.

In ultimo, Tascone ha ribadito la necessità di concentrare le future azioni delle Acli sulla lotta alle disuguaglianze, ritenuta una priorità non più rimandabile. Ha invitato a stringere alleanze con altre associazioni, sia a livello nazionale che europeo, per promuovere una politica inclusiva e giusta.

Dopo l’intervento della presidente Tascone, sono seguiti i contributi del presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, i saluti degli ospiti, e le relazioni della funzione sviluppo associativo, dell’amministratore del sistema, del patronato Acli Varese e di S.A.F. Acli Varese.

L’appuntamento proseguirà sabato 28 settembre con la ripresa dei lavori e del dibattito, l’assemblea dei presidenti delle strutture di base, quella delle delegate, per concludersi con la votazione delle mozioni e degli ordini del giorno, e le elezioni del consiglio provinciale e dei delegati ai congressi regionale e nazionale.

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Pubblicato il 27 Settembre 2024
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