L’ultimo saluto a Franco Guidali
Chiesa di Casbeno gremita di persone per dare l'addio a colui che fu una vera colonna del servizio civile del Comune di Varese. Presente l'assessore ai servizi sociali Roberto Molinari
La Chiesa parrocchiale di Casbeno gremita di persone per dare l’ultimo saluto a Franco Guidali. Tra i presenti l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Varese Roberto Molinari e molti di quei ragazzi, oggi uomini, che tanti anni fa, quando era ancora in vigore la leva militare obbligatoria, scelsero il servizio civile. Guidali infatti era il responsabile del servizio di gestione e accoglienza degli obiettori di coscienza, su incarico dell’allora dirigente Francesco Spatola, anch’egli presente al funerale, visibilmente provato.
Don Matteo Missora ha letto il vangelo della resurrezione, ricordando «l’amore delle persone giuste», quelle che sanno ascoltare, come Giuseppe, membro del Sinedrio che si presenta da Pilato per richiedere il corpo di Gesù. «Questo vangelo ci invita a ricordare quanti gesti buoni e quanto bene possiamo raccontare di lui? Quanto bene abbiamo ricordato di lui?».
Quanto bene è stato ricordato di Franco Guidali? Lo abbiamo chiesto a uno di quei ragazzi di allora che passò dall’ufficio di Franco Guidali negli anni novanta del secolo scorso. «La sua scomparsa stravolge di certo i ricordi di generazioni di obiettori di coscienza in carico al Comune di Varese – dice Andrea -. Nel suo ufficio al piano terra di Palazzo Estense Guidali era il punto di riferimento di decine e decine di ragazzi che venivano smistati nei vari servizi a supporto delle diverse aree d’intervento dell’amministrazione comunale. Ma non solo. Rappresentava, Franco, una sponda preziosa per risolvere le piccole grandi problematiche legate ai 10 mesi che i giovani destinavano alle attività a cui venivano assegnati in alternativa al servizio militare: coordinare gli spostamenti e distribuire i buoni pasto, disporre permessi e licenze a seconda delle necessità, sempre disponibile, e aperto ad ascoltare».
Alla fine della messa le tante persone presenti si sono radunate sul sagrato della chiesa per dare l’ultimo saluto a Franco, stringendosi attorno alla famiglia in un gesto di accoglienza e conforto, proprio come avrebbe fatto lui con chi bussava alla sua porta.
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