Musicista fermato in dogana a Chiasso, sequestrati due tamburi in pelle di varano

Nello zaino aveva anche tre pezzi di pelle del rettile che rientra tra gli animali protetti dalla convenzione CITES

bonghi sequestro dogana

Gli agenti dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) in servizio al valico autostradale di Chiasso hanno controllato lo scorso 26 agosto un bus in entrata in Svizzera. A bordo del torpedone viaggiava un cittadino di nazionalità senegalese che trasportava, all’interno del suo zaino, due tamburi rivestiti in pelle e tre pezzi di pelle di rettile. L’uomo, che ha affermato di essere un musicista, ha anche asserito che si trattava di pelle di Bout (nome in senegalese).

Gli agenti dell’UDSC hanno potuto appurare che si trattava di pelle di varano, più precisamente di un varanus exanthematicus. Il rettile rientra nella lista delle specie protette dalla Convenzione CITES per la salvaguardia degli animali in via di estinzione. Il musicista era sprovvisto della relativa autorizzazione di trasporto. Inoltre, l’uomo ha affermato che il varano non era da allevamento, bensì selvatico e che era stato cacciato e in seguito venduto. La merce è stata sequestrata dagli agenti dell’UDSC e verrà consegnata all’Ufficio federale della sanità alimentare e di veterinaria (USAV).

Le regole per salvaguardare fauna e flora protette

Molte specie di animali e piante selvatiche rischiano di diminuire o sono minacciate di estinzione. Un gran numero di animali (ca. 3500 specie) e di piante (ca. 25 000 specie) soggiace a severe disposizioni in materia di importazione, esportazione e transito. La dogana sorveglia l’importazione, l’esportazione e il transito di animali e piante protetti, nonché di loro parti o prodotti, secondo le disposizioni della conservazione delle specie (CITES Fauna e CITES Flora) sia per gli invii commerciali sia per il traffico turistico.

Cosa succede in caso di importazione irregolare

Se l’importazione o l’esportazione di animali e piante protetti avviene illegalmente, ovvero senza i documenti necessari (certificati CITES), la dogana, il posto di controllo CITES o l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) possono sequestrare la merce come pegno doganale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2024
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