Presidio di polizia e telecamere collegate con la questura a tutela di chi lavora in Pronto soccorso a Varese
Il direttore generale Micale esprime solidarietà ai due operatori aggrediti. In fase di definizione un piano con la Polizia per installare un sistema di videosorveglianza che si sommerà alla presenza diurna degli agenti e ai controlli della guardia giurata
Esprime solidarietà e vicinanza ai sanitari vittime di aggressione il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Giuseppe Micale: «Episodi simili non hanno giustificazione».
Il fatto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi e ha visto coinvolti due infermieri impegnati nel triage di un paziente arrivato in ambulanza in evidente stato confusionale.
Il tema delle aggressioni in corsia è da tempo sotto i riflettori: giusto settimana scorsa medici e personale sanitario avevano manifestato a Foggia per le violenze subite. Il prossimo 20 novembre la principale sigla della dirigenza medica ospedaliera Anaao ha indetto una manifestazione a Roma.
A livello locale, il Prefetto Salvatore Pasquariello aveva sollevato il tema della sicurezza nei presidi ospedalieri incontrando i due direttori generali dell’asse Sette Laghi e della Valle Olona.
Dal luglio scorso nel PS del Circolo di Varese è stati ripristinato il posto di Polizia interno che era stato sospeso durante la pandemia. Collocato dietro l’ufficio DAMA verrà presto spostato vicino alla sala d’aspetto. Un Ispettore della Polizia di Stato insieme, un altro operatore della Polizia di Stato e un agente della Polizia Locale, garantiscono la presenza dal lunedì al sabato, dalle 8.00 alle 14.00, oltre ad alcuni pomeriggi.
Dal 2010 esiste una linea rossa di collegamento diretto tra il PS e la questura, proprio la linea utilizzata dal personale settimana scorsa. Attualmente, si stanno definendo alcuni dettagli per l’installazione di una serie di telecamere collegate h24 direttamente con la questura che in questo modo potrà valutare in ogni momento l’intervento.
Dal canto suo, la Sette Laghi si è dotato di un servizio di sorveglianza interno con una guardia giurata fissa in Pronto Soccorso H24, più un’ulteriore guardia in servizio “dinamico” in Ospedale tutti i giorni dalle 8.00 alle 16.00.
«Oltre alle iniziative già in essere – aggiunge il Direttore Amministrativo, Ugo Palaoro – si sta implementando un nuovo sistema di segnalazione di incident reporting promosso da Regione Lombardia che sarà messo a disposizione di tutto il personale affinché utilizzi questa piattaforma per registrare ogni evento riconducibile alla fattispecie di aggressione fisica e verbale e consenta quindi all’Azienda di avere un quadro complessivo del fenomeno, individuando gli ambiti a maggiore rischio, i rischi più frequenti, i fattori che possono favorirli o attenuarli, le possibili misure di prevenzione e gestione da introdurre. Inoltre, stiamo redigendo una procedura per la denuncia alla Procura delle segnalazioni di aggressioni e un regolamento per il nuovo sistema di videosorveglianza».
Regione Lombardia ha chiesto alle aziende ospedaliere di dotarsi di un piano di prevenzione delle aggressioni e di sicurezza del personale, un documento che sarà presto discusso al tavolo sindacale.
Fermare le violenze in corsia: approvata all’unanimità la legge regionale
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