Sala piena ad Azzate per l’incontro sulle Comunità Energetiche Rinnovabili: un’opportunità per il territorio

Venerdì sera l'Auditorium della scuola secondaria di via Colli ha ospitato un incontro pubblico sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili organizzato dal Comune di Azzate nell’ambito del progetto "Laboratorio delle Idee per ripensare il futuro"

Azzate - La serata sulle Comunità energetiche rinnovabili

Grande partecipazione venerdì 20 settembre ad Azzate, dove l’Auditorium della scuola secondaria di via Colli ha ospitato un incontro pubblico organizzato dal Comune di Azzate nell’ambito del progetto “Laboratorio delle Idee per ripensare il futuro“. L’incontro, dedicato al tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), ha visto la presenza di numerosi cittadini e amministratori locali provenienti dai comuni limitrofi, tra cui Cazzago Brabbia, Casale Litta, Bodio Lomnago, Galliate Lombardo, Morazzone, Inarzo e Crosio della Valle.

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L’evento ha voluto sottolineare come le CER possano rappresentare un’opportunità concreta per i territori, sia dal punto di vista ambientale che economico, offrendo soluzioni innovative per la produzione e la gestione dell’energia.

Tra i relatori della serata, Dino De Simone, Giorgio Fedeli, Katia Maino del Nucleo operativo CERL di ARIA s.p.a, Fabio Binelli di ANCI Lombardia, Elena Provenzano, Massimo Bernardoni della Camera di Commercio di Varese e Marco Giovannelli, direttore di VareseNews, che insieme hanno affrontato temi fondamentali legati all’energia rinnovabile e alle sfide tecniche e normative per la creazione delle comunità energetiche.

Gli argomenti trattati hanno incluso il concetto di autoconsumo e di energia condivisa, sottolineando il cambiamento epocale che stiamo vivendo: i consumatori di energia non sono più solo utenti passivi, ma diventano attivamente coinvolti nella produzione e gestione dell’energia, assumendo il ruolo di “prosumer”. Si è discusso di energia immessa e prelevata, del Decreto CACER e dei contributi previsti dal PNRR per incentivare la diffusione delle comunità energetiche. È stato anche toccato un tema cruciale per il futuro dell’energia: la gestione della rete elettrica ad alta tensione, che spesso vede l’energia prodotta in luoghi distanti da quelli in cui viene consumata.

Un esempio concreto è stato portato da Marco Giovannelli, direttore di VareseNews, che ha raccontato il progetto Materia che sta prendendo vita negli spazi della scuola di Sant’Alessandro: «C’è un grande interesse ma per ragioni sbagliate: per molti c’è la speranza di un risparmio economico. Ma non può essere questo l’obiettivo. Abbiamo fatto un incontro con la Camera di Commercio e ce ne siamo occupati perché cambieremo sede e andremo a Sant’Alessandro. Abbiamo deciso di metterci a disposizione delle piccole comunità di Sumirago, Castronno e Brunello. Il primo tema è quello ambientale, non quello economico. Se non fosse arrivata la guerra in Ucraina, nessuno di noi avrebbe saputo quanto costa l’energia. Ciascuno di noi deve fare la sua parte. Il secondo tema è attivare le relazioni: una serata come questa rivitalizza la comunità, mette insieme sindaci di aree politiche diverse con un unico obiettivo, rimettere al centro il pianeta e le comunità. Il tema delle microcomunità è importante».

Tra gli esempi portati durante l’incontro, è stato menzionato anche il caso di Malpensafiere, che ha già avviato una comunità energetica. Massimo Bernardoni, della Camera di Commercio di Varese, ha spiegato come è nato il progetto: “La Camera di Commercio ha fatto un’analisi sui consumi energetici. Per prima cosa, siamo passati alle lampade a LED, che hanno abbattuto il consumo del 60%. Poi abbiamo contattato i comuni di Busto Arsizio, Cassano Magnago e Olgiate Olona. Nell’ottobre del 2022, abbiamo presentato l’idea al comune di Busto e abbiamo iniziato un porta a porta per capire se le aziende della zona volessero investire nel fotovoltaico. Successivamente, abbiamo organizzato una manifestazione di interesse e costituito un’associazione non riconosciuta, Malpensafiere CER. Abbiamo intenzione di aprire la comunità anche ai cittadini, ma dobbiamo ancora capire come gestire al meglio i consumi e costi.  Attualmente, i soci sono 21, di cui 8 sono “prosumer”, ossia produttori e consumatori di energia. La cosa più complessa è stata gestire la Cer, più che fondarla e trovare la risorsa per partire. Stiamo pensando a forme di associazione multicabine: lo stesso soggetto giuridico gestisce più configurazioni per abbattere i costi».

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto importante per i piccoli comuni della zona, con l’obiettivo di promuovere un approccio più sostenibile e autonomo alla produzione di energia, grazie alle potenzialità offerte dalle comunità energetiche.

La serata fa parte di un ciclo di appuntamenti organizzati dal Comune di Azzate per stimolare la riflessione collettiva su temi cruciali per il futuro del territorio e delle sue comunità.

 

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Pubblicato il 20 Settembre 2024
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