A Gallarate tra le risate Claudio Bisio presenta il romanzo d’esordio
L'attore ha portato il suo “Il talento degli scomparsi” con l'amico Gigio Alberti e dello scrittore e sceneggiatore Federico Baccomo
Il festival gallaratese del libro e degli autori è alle porte. Giovedì sera per presentare DuemilaLibri alla cittadinanza si è tenuta la tanto attesa anteprima: un Claudio Bisio in gran forma, avendo come spalla l’amico e collega Gigio Alberti e lo sceneggiatore Federico Baccomo.
Al Teatro Condominio di Gallarate i saluti istituzionali sono brevi.
Il sindaco Andrea Cassani insieme all’assessora alla cultura Claudia Mazzetti, impegnata nell’organizzazione con il curatore e Premio Strega ragazze e ragazzi 2021 Alessandro Barbaglia lasciano il palco velocemente.
Il noto comico e attore – dall’anno scorso regista e ora anche scrittore – è dietro le quinte.
«Claudio Bisio», si sente da un microfono. Applausi. «Federico Baccomo». Un po’ meno applausi. Così inizia l’ironia: a quante altre serate vi potrebbe capitare che il moderatore entri in sala dopo gli ospiti?
Del personaggio poliedrico e versatile vengono subito elencati gli ambiti di applicazione: comico, attore, sceneggiatore, regista, scrittore. Si ironizza anche sulla recentissima scoperta della passione per la scultura in creta che – perché no?- potrebbe farlo tornare in città per un’esposizione al Maga un giorno…
Capitoli intrecciati di storie di personaggi antitetici
Dalla poltrona rossa l’autore prende spunto per introdurre il romanzo, descrivendone la copertina. Si tratta dell’opera Arte e mercato di Maurizio Cattelan, che raffigura lo scomparire e il comparire, due facce della stessa medaglia.
Due facce della stessa medaglia sono anche le storie di Marco e Mirko ne “Il talento degli scomparsi”.
Marco è l’attore dalla carriera sfavillante che dopo l’Oscar si ritrova a fare il morto come comparsa.
Mirko è in cerca di notorietà e privo di talenti. Non accetta l’anonimato cui anche il nome adespota sembra volerlo condannare e, disposto a un epilogo analogo ad Erostrato, è incline a passare alla storia anche non per virtù.
Per Bisio tra la fine della fama di Marco e il desiderio di notorietà di Mirko c’è una liaison: Marco e Mirko sono gli stessi su cui Rodari scrive “Marco e Mirko sono due gemelli. Marco è alto un metro e venti, Mirko, invece, centoventi centimetri. Mirko ha gli occhi celesti, Marco, invece, pure.”
Nel romanzo non manca del sesso esplicito e divertente e una donna che determina un’articolazione che congiunge i personaggi.
Bisio confessa al pubblico che l’idea di scrivere un romanzo c’era da tempo. Circa dieci anni. E c’era anche la storia di Marco. Mancava però qualcosa per completare la narrazione. Mirko arriva da una sceneggiatura scritta con Baccomo, rimasta solo su carta.
La struttura a capitoli intrecciati e una chiusura così compiuta mai indurrebbero il lettore a pensare che non siano due storie nate insieme. «Nitro e glicerina che fanno l’esplosione», così commenta il conduttore.
Marco e Mirko: tra fantasia e realtà
Si dice che una famiglia muore quando nasce scrittore perché le confidenze vengono tutte rivelate nei libri: anche per Bisio è stato così? «C’è il 100% di realtà e il 100% di finzione» sorride l’autore riconoscendo l’insoddisfazione provocata dalla risposta.
Non si tratta di un’autobiografia, tuttavia sono presenti porzioni di vita sotto pseudonimi e accadimenti rivisitati. Bisio ruba un pezzo di anima alle persone della vita vera infilandole tra le righe delle sue pagine.
È con le interpretazioni del romanzo di Gigio Alberti che l’autore rivela aneddoti su amici ed episodi presenti nel nuovo libro.
Da un libro visivo a un film?
Come suggerisce Baccomo si tratta di un libro visivo con personaggi e contesti caratterizzati che restituiscono le immagini al lettore.
Si parla già di mettere in scena quello che ora è solo su carta e alla provocazione dello sceneggiatore: «Marco e Mirko: a chi li faresti interpretare?».
Bisio ammette che marco è «un misto tra me e lui» riferendosi a Gigio Alberti, già scelto per Mediterraneo; mentre Mirko potrebbe essere il Frank Matano di dieci anni fa, servirebbe un interprete più giovane».
La serata si è conclusa con il primo firmacopie di Bisio e tante chiacchiere con autori, attori e organizzatori. Siamo pronti per la 25esima edizione di DuemiLalibri!
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