Coltellate nella notte al compagno: denunciata e allontanata da casa a Germignaga
Un litigio infinito finito nel sangue: arrivano i carabinieri e ambulanze . Poi l’aggressione mentre l’uomo veniva dimesso dall’ospedale

È notte in una delle strade principali di Germignaga quando lampeggianti di carabinieri e ambulanze illuminano nel buio la figura di un uomo che ha chiamato il 112: è sporco di sangue, colpito al braccio e alla mano, dice di aver subito un’aggressione da ignoti.
Con lui, in casa, la compagna, coetanea, di 44 anni, una donna dell’Est: «Dormivo, non ho visto niente». All’interno dell’abitazione i carabinieri trovano parecchio sangue e le macchie portano direttamente in camera da letto; all’esterno della casa viene trovato un coltello che subito è stato sequestrato.
Ma la farsa dura poco.
Avvicinandosi ai militari il ferito confessa, sottovoce: «Non voglio denunciare, non voglio altre discussioni ma…ma è stata lei». L’uomo viene a quel punto caricato sull’ambulanza e portato in pronto soccorso a Luino dove dopo le prime cure e la dimissione, arrivano altre botte da parte della compagna venuta a prenderlo; pugni, schiaffi, e col cellulare impiegato come “arma impropria“, il bordo dello smartphone viene picchiato contro il labbro dell’uomo che si ferisce ancora, altro sangue.
Poi, per la paga, viene lasciato a piedi, per strada, nel cuore della notte. E così l’aggredito decide di denunciare l’accaduto ai carabinieri che avvertono il pm di turno a Varese il quale dispone la misura dell’“allontanamento urgente dalla casa famigliare“, misura rivolta alla donna (e che dovrà venir convalidata entro 48 più 48 ore al massimo dinanzi al giudice): un “codice rosso“ al contrario visto che nella quasi totalità dei casi – quasi – la misura viene presa ai danni di soggetti di sesso maschile che alzano le mani in casi più o meno gravi di violenza domestica e giustamente vengono allontanati nelle more di procedimenti che poi in futuro accerteranno e precise responsabilità. La donna è difesa dall’avvocato Corrado Viazzo.
Il reato che verrà contestato probabilmente è quello di lesioni aggravate (perlomeno dall’uso dell’arma). Alla donna è stato stimato di non fare ritorno nella casa del compagno, di non avvicinarsi a meno di 500 metri e di non comunicare in nessun modo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Rischiano diecimila euro di multa per aver abbandonato rifiuti nei boschi ad Arcisate
UnoAcaso su Posti letto 'raddoppiati' all'ospedale unico Gallarate-Busto: "Una giustificazione insostenibile"
Roberto Morandi su Ancora un incidente in via Forze Armate a Gallarate, investito un ciclista di 13 anni
Berettera su Ancora un incidente in via Forze Armate a Gallarate, investito un ciclista di 13 anni
Domotronix su Le botte a Cugliate Fabiasco per strada, ma senza denuncia, “sono persone da lasciar stare”
lenny54 su La riapertura dell'ufficio postale di Lavena Ponte Tresa slitta ad aprile
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.