Cosa fare se esplode una “bomba sporca”? Pubblicato un importante studio scientifico che porta la firma di Ats Insubria
Sullo European Physical Journal Plus è stato pubblicato il paper su uno scenario di esplosione di un dispositivo di dispersione radiologica a cui ha collaborato la dottoressa Roberta Corrao di Ats Insubria
A seguito della terza edizione della Conferenza scientifica internazionale sugli eventi CBRNe (chimici, biologici, radiologici, nucleari ed esplosivi), che si è svolta a Roma nel settembre 2023, è stato pubblicato un importante lavoro relativo alla sicurezza radiologica.
Lo studio scientifico porta la firma della dottoressa Roberta Corrao, dirigente medico referente del settore Radioprotezione del Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria di Ats Insubria. All’elaborazione del lavoro hanno preso parte anche il professor Andrea Malizia, professore associato in Misure e strumentazioni nucleari dell’Università di Roma Tor Vergata, e gli ingegneri Giovanni Magrotti, Lorenzo Di Cesare e Paolo Peerani del JRC di Ispra, centro di ricerca di riferimento per le emergenze radiologiche e nucleari.
ll paper, pubblicato il 9 ottobre 2024 dalla rivista internazionale European Physical Journal Plus di Springer Nature, descrive la simulazione di un evento radiologico, cioè un’esplosione di un dispositivo di dispersione radiologica anche chiamato “bomba sporca”, un ordigno esplosivo contenente una sorgente radioattiva.
Questo scenario consente agli autori di ipotizzare le misure di intervento a tutela della salute pubblica e degli operatori che sarebbero chiamati ad agire in eventi di questo tipo, avvalendosi di un sistema che permette il calcolo delle dosi di radiazioni alla popolazione, all’ambiente e agli alimenti chiamato.
«Ci complimentiamo con tutta la direzione per questa prestigiosa pubblicazione che ha visto la collaborazione della dottoressa Corrao con il professor Malizia e gli ingegneri del Jrc – ha detto Salvatore Gioia, direttore generale di Ats Insubria – Questo paper è frutto di quella sinergia che cerchiamo di favorire con le diverse realtà territoriali per rinforzare il nostro impegno nella tutela della salute dei cittadini. Esprimo quindi i nostri più sentiti complimenti alla dottoressa Corrao e a tutti i coautori per il raggiungimento di questo traguardo che arricchisce il patrimonio scientifico e contribuisce anche a migliorare le strategie di intervento in situazioni di emergenza radiologica e nucleare».
Tra i compiti di Ats Insubria in relazione alla gestione delle emergenze da fenomeni CBRNe, naturali o provocati, è infatti prevista la partecipazione ai tavoli istituzionali per la predisposizione di piani e protocolli operativi in accordo con altri enti coinvolti, la partecipazione all’attività delle unità di crisi e la comunicazione alla popolazione. Il lavoro pubblicato da Springer Nature si inserisce pienamente nelle attività svolte da Ats Insubria di preparazione e risposta alle emergenze per tutelare la salute dei cittadini.
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