Il collezionista varesino che racconta la Storia coi diorami
Attraverso i suoi modellini, Nino Panzera ripercorre i più importanti eventi del nostro passato, con un'attenzione particolare ai mezzi e ai fatti della Seconda Guerra mondiale
Era appena un bambino quando Nino Panzera scoprì la sua passione per il modellismo. Negli anni non smise mai di creare ricostruzioni in miniatura (ma sempre accurate) di veicoli e situazioni storiche, e oggi attraverso i suoi diorami (rappresentazioni in miniatura di scenari e situazioni) racconta i più importanti momenti del nostro passato: dalle Guerre mondiali fino agli eventi storici più recenti.
Nino Panzera vive a Varese, ma è originario della Calabria. È proprio all’ombra degli aerei che decollavano dall’aeroporto vicino alla casa di Reggio Calabria dove abitava con la famiglia, che Nino sviluppò l’amore per l’aeronautica e il modellismo. «Ogni giorno – racconta – degli aerei militari volavano sopra la nostra casa. Da bambino sognavo di diventare pilota, ma purtroppo i costi per percorrere quella strada erano troppo alti. Così a cinque anni decisi di continuare a coltivare questa passione ma attraverso il modellismo».
Ed è così che Nino cominciò a dedicarsi al mondo del modellismo, costruendo e collezionando piccole repliche di aeroplani (con un’attenzione particolare verso i velivoli attivi durante la Seconda Guerra mondiale), in modo da continuare a inseguire il suo amore per l’aeronautica, anche se in miniatura.
Uno dei tanti modellini creati da Nino PanzeraCol tempo, la creatività di Nino si allargò anche a nuovi tipi di composizioni: dalla costruzione di repliche in scala di navi da guerra e altri mezzi militari, fino all’assemblaggio di diorami che ripercorrono i grandi momenti di storia.
Le sue creazioni non sono passate inosservate. Infatti, Nino Panzera è stato infatti invitato a partecipare alla mostra nazionale di modellistica in corso a Carate Brianza fino al 13 ottobre con due diorami: una ricostruzione della situazione subito dopo l’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003 (nella foto in copertina), e una scena di soldati militari impegnati nella Guerra del Vietnam.
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