Il Pd di Busto Arsizio critica il sindaco: “Invece di chiedere l’abolizione dell’Ecri, legga tutto il rapporto”
Il segretario cittadino Pedotti definisce "superficiale e buona solo a parlare alla pancia del Paese" l'iniziativa di portare la solidarietà alle forze dell'ordine: "Si rivolga al governo Meloni che è assente"
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La visita di solidarietà della giunta di Busto Arsizio al commissariato cittadino e al comando dei Carabinieri non è piaciuta al Partito Democratico che, attraverso il suo segretario cittadino Paolo Pedotti, si è fatto sentire con una nota che definisce l’iniziativa portata avanti dal sindaco Emanuele Antonelli «superficiale e che al contempo rappresenti l’ennesima boutade del Sindaco Antonelli e dei suoi assessori per parlare alla “pancia” e per evitare di affrontare i problemi reali della città spieghino perché il Governo Meloni è assente».
Secondo Pedotti le parole del sindaco secondo cui i “signori dell’ECRI dovrebbero studiare, non sanno quello che dicono”, fino ad auspicare addirittura l’abolizione della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza, «sono infatti di una gravità inaudita. L’ECRI è un organismo indipendente, composto da persone autorevoli, e il rapporto stila un elenco di osservazioni e raccomandazioni ben più ampie. Ad esempio, l’ECRI riconosce i progressi fatti dall’Italia in materia introduzione dell’educazione civica, lotta al bullismo, riconoscimento delle unioni civili, contrasto all’antisemitismo, accesso dei migranti all’assistenza sanitaria – tutte politiche in gran parte avviate dai precedenti governi di centrosinistra. Al contempo evidenzia un discorso pubblico sempre più xenofobo di cui – purtroppo – siamo tutti testimoni quotidianamente».
Pedotti spiega che circa le forze dell’ordine, il rapporto elogia le campagne di sensibilizzazione e le attività condotte dalla Polizia in favore dei più giovani, nonché le “misure per aumentare le capacità degli agenti delle forze dell’ordine di contrastare i crimini dell’odio” e critica casi documentati di testimonianze, prevalentemente da parte di persone appartenenti a minoranze etniche, di scarsa fiducia riposta nei confronti delle forze dell’ordine, a seguito di singoli episodi di fermi e controlli.
«Al posto di chiedere l’abolizione della commissione – prosegue il segretario dei Dem -, il Sindaco e la Giunta dovrebbero interrogarsi, come tutte le autorità locali, del perché la percezione delle minoranze etniche sia quella riportata nel report anche a fronte del lavoro puntuale e costante delle forze dell’ordine di cui la stessa commissione riconosce meriti e progressi».
Il Pd si rivolge al sindaco chiedendo di prendersela coi suoi riferimenti nazionali: «Dovrebbe chiedere di spiegare perché il Governo Meloni non ha fatto nulla in due anni in materia di formazione degli agenti contro il razzismo e i crimini d’odio. Ad ammetterlo è lo stesso Governo nelle osservazioni allegate al report ECRI, di libera consultazione. Alle critiche dell’ECRI il Governo risponde che l’Italia ha adottato il programma TAHCLE – Training Against Hate Crimes for Law Enforcement, formando 100 agenti della Polizia di Stato e 60 Carabinieri nel 2014, 30 agenti nel 2017 e 25 agenti nel 2018 sempre sotto governi di centrosinistra. Poi più nessuno».
In conclusione il Pd chiede al Sindaco e alla Giunta «di leggere l’intero rapporto e se proprio desiderano chiedere chiarimenti, partano da chi nel Governo dovrebbe occuparsi di promuovere l’integrazione e non lo fa».
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