La biblioteca popolare di Rho diventa digitale grazie ad un patto tra Solidarietà e Servizi e imprese

La sinergia tra enti locali, privati e sociali porta alla digitalizzazione di un patrimonio culturale prezioso, coinvolgendo il territorio e favorendo l'inclusione lavorativa. Un'opportunità offerta dalla legge Biagi e già sperimentata dalla coop di Busto

cooperativa solidarietà e servizi

Un importante progetto di digitalizzazione e inventariazione del patrimonio librario della storica Biblioteca Popolare di Rho è stato presentato questa mattina, frutto di una collaborazione tra il comune di Rho, la cooperativa Solidarietà e Servizi, e tre aziende del territorio. L’iniziativa, parte del Progetto Sociale al Quadrato, ha permesso l’assunzione di quattro lavoratori disabili, impiegati per catalogare e digitalizzare l’importante collezione della biblioteca, che include volumi risalenti al 1600.

L’assessore ai Servizi Sociali di Rho Paolo Bianchi ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico, privato e sociale: «È una bellissima sinergia tra diversi enti locali, privati e sociali. La nostra biblioteca custodisce documenti preziosi che, grazie a questo progetto, diventeranno eterni.»

Alberto Pessina, presidente della Biblioteca Popolare di Rho, ha ricordato le radici storiche dell’istituzione: «Siamo nati nel 1908 come biblioteca popolare e, oltre a promuovere la cultura, siamo un generatore di rapporti umani. Il nostro patrimonio librario, ricco di lasciti storici, è ora in fase di trasloco grazie a questa iniziativa. Quando abbiamo cercato una soluzione per preservare i volumi, abbiamo trovato, grazie a un amico, il supporto di Solidarietà e Servizi.»

Il progetto ha visto il coinvolgimento di tre aziende del territorio – Lamikos, Tenova e Tessuti Cuccirelli & C. – che hanno sponsorizzato l’iniziativa, consentendo l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Maura Bossi, rappresentante di Tenova, ha dichiarato: «Uno dei valori fondamentali del nostro gruppo è il legame con il territorio. Abbiamo deciso di sostenere questo progetto di inclusione, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio della biblioteca.»

cooperativa solidarietà e servizi

Anche Giorgia Zaghi, delle risorse umane di Tenova, ha espresso gratitudine per il progetto: «Siamo felici di favorire le relazioni umane che nascono da questa iniziativa, che va oltre la semplice attività produttiva.»

Solidarietà e Servizi ha impiegato lavoratori disabili nella digitalizzazione della biblioteca, come previsto dall’articolo 14 della legge Biagi, che permette l’assunzione di persone fragili attraverso progetti sociali. «È un lavoro vero, con obiettivi e utilità per la comunità», ha commentato Domenico Dipietrantonio, presidente di Solidarietà e Servizi, evidenziando la necessità di progetti come questi per promuovere l’inclusione lavorativa.

Raffaella Cirillo, responsabile del collocamento disabili della provincia di Varese, ha lodato il progetto: «La cooperativa sta utilizzando in modo efficace la legge Biagi per favorire l’inserimento lavorativo di persone fragili. Questo progetto è un modello che dovrebbe essere replicato.»

cooperativa solidarietà e servizi

Il progetto, che durerà due anni, prevede la scansione di oltre 42.000 documenti storici, tra libri, giornali e mappali. La digitalizzazione permetterà di rendere accessibile questo patrimonio culturale a un pubblico più ampio, con iniziative che spaziano dai laboratori di storia locale ai tour della memoria.

Il progetto non rappresenta una novità assoluta per Solidarietà e Servizi, che in precedenza ha curato la digitalizzazione della biblioteca capitolare della Parrocchia San Giovanni di Busto Arsizio. «Questa collaborazione tra aziende, enti locali e il sociale dimostra che le aziende sono un bene comune», ha concluso Domenico Dipietrantonio, augurandosi che iniziative simili possano continuare a replicarsi sul territorio.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Ottobre 2024
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