La legge sul telelavoro dei frontalieri entrerà in vigore dal 2025

La normativa va a regolare un ambito molto importante e sentito tra i lavoratori pendolari in Svizzera, quello del trattamento fiscale dello smartworking e le conseguenze che ne derivano

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Entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025 la nuova legge sulla tassazione del telelavoro dei frontalieri. Lo ha stabilito il Consiglio federale svizzero, nella seduta del 16 ottobre.

La normativa va a regolare un ambito molto importante e sentito tra i lavoratori pendolari in Svizzera, quello del trattamento fiscale dello smartworking e le conseguenze che ne derivano (Qui tutti gli articoli in materia). Un intervento dovuto alla diffusione importante del telelavoro, spinta inizialmente dai lockdown dettati dalla pandemia e poi consolidata.

La necessità di andare a disciplinare il trattamento fiscale di questa modalità lavorativa si è resa necessaria poiché le convenzioni per evitare le doppie imposizioni prevedono solitamente che l’attività lavorativa dipendente venga tassata nello Stato in cui si è svolta fisicamente. Per superare questa problematica nel corso dell’anno sono stati stipulati accordi bilaterali con i paesi interessati e in particolare quelli con il maggior numero di lavoratori frontalieri come l’Italia o la Francia.

Svizzera e Italia firmano un protocollo “durevole” sul telelavoro dei frontalieri

Le intese internazionali hanno definito esattamente la percentuale di tempo rispetto al lavoro complessivo, entro la quale il telelavoro di un frontaliere può continuare a essere tassato in Svizzera (25% annuo per l’Italia, 40% per la Francia),

Sempre il 1° gennaio 2025 – precisa il Governo in una nota – entreranno in vigore anche le disposizioni d’esecuzione contenute nell’ordinanza del Dipartimento federale delle finanze (DFF) sull’imposta alla fonte.

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Pubblicato il 17 Ottobre 2024
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