La questione Ilma Plastica fa litigare a Gavirate maggioranza e opposizione

Lucchina accusa la giunta Parola di aver voltato le spalle ai lavoratori dopo aver rigettato la sua mozione. Il Sindaco ribatte sul merito e sul metodo accusando il consigliere di minoranza di sfruttare situazioni gravi per cercare visibilità

ilma plastica,

Duro scontro tra la giunta Parola e il gruppo di opposizione Vivere Gavirate sul fallimento della Ilma Plastica di Oltrona.

Nell’ultimo consiglio comunale, l’ultimo punto all’ordine del giorno era la mozione presentata da Gianni Lucchina per chiedere alla giunta di adoperarsi su tutti i tavoli possibili per cercare una soluzione a tutela del lavoro e dell’occupazione.

La maggioranza ha bocciato sia la mozione sia la richiesta di Lucchina di sospendere la discussione e di convocare una riunione dei capigruppo sulla questione.

Dalla pagina Facebook di Vivere Gavirate Lucchina ha criticato l’atteggiamento della maggioranza

Oggi si è svolto il consiglio comunale dove la maggioranze ha voltato le spalle ai 130 lavoratori della ILMA. Per ragioni di schieramento la maggioranza ha respinto la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare adducendo motivazioni a dir poco capziose. Ho proposto di sospendere i lavori del consiglio comunale e promuovere un incontro tra sindaco e capigruppo per concordare le modifiche da apportare, hanno detto no anche a questa sensata proposta, peggio ci hanno chiesto di ritirare la mozione. Hanno fatto prevalere l’arroganza dei numeri, in consiglio comunale, a discapito dei lavoratori della Ilma. Le 130 famiglie meritavano il sostegno unanime del Consiglio comunale. Noi non ci fermiamo abbiamo già programmato incontri con il Prefetto, la Camera di Commercio, le Organizzazioni Sindacali e Datoriali, i Parlamentari e Consiglieri Regionali per favorire una diffusa e concreta azione a sostegno del nostro tessuto economico

Durissima la replica del sindaco Massimo Parola che commenta nel metodo e nel merito l’azione di Lucchina

Riteniamo di dover entrare nel merito delle lagnanze del consigliere di minoranza Lucchina, benchè fragili nel contenuto e nella forma, per fare chiarezza. Vogliamo innanzi tutto ricordare che le azioni opportune per un consigliere in carica che voglia impegnarsi a favore della cittadinanza non sono i filmini o i post sui social, che peraltro nel suo caso raccolgono sempre un riscontro risibile. La democrazia ci fornisce di strumenti efficaci che i due gruppi di minoranza sembrano non conoscere: ci siamo trovati infatti a dover spiegare loro, durante la seduta del Consiglio, il regolamento del Consiglio Comunale e il DUP (Documento Unico di Programmazione).

Tutto ciò premesso, la mozione del gruppo Vivere Gavirate su Ilma non è stata accolta per motivi di legittimità e di coerenza, non per ragioni di schieramento, come Lucchina stesso ha dovuto ammettere in Consiglio.

La mozione, mandata precipitosamente al protocollo durante i giorni concitati della chiusura dell’azienda, è stata poi rapidamente superata dagli eventi, ovvero dalla sentenza del Tribunale e dalle azioni intraprese dalla maggioranza; mentre altri punti non potevano essere accolti perché esulano dalle competenze della giunta.

Ben fragile è l’argomentazione del consigliere “In altri Comuni questa stessa mozione è stata accolta”: copiare un testo, dichiararlo e provare ad applicarlo in contesto differente non può dare risultato uguale.

Rivendichiamo, invece, la linea politica della nostra maggioranza, scelta con realismo e competenza, e che infatti ha ottenuto riscontro nelle interlocuzioni con i lavoratori, la proprietà e il Prefetto. Inoltre, trovare il modo opportuno e legittimo per fare sì che la mozione possa essere approvata spetta alla minoranza stessa: se il consigliere Lucchina conoscesse il regolamento Comunale, saprebbe che, trovandosi nell’imbarazzo di aver presentato una mozione ormai anacronistica, avrebbe potuto legittimamente chiedere al sindaco di convocare la riunione dei capigruppo. Quella era la sede opportuna per proporre una linea comune, modificando la mozione in modo che fosse condivisibile. Troppo facile presentare un documento debole e poi incolpare la maggioranza di non averlo accolto e di non aver nemmeno convocato la riunione. Allo stesso modo è un’affermazione di bassa retorica quella secondo cui respingere una tale mozione significherebbe voltare le spalle ai lavoratori Ilma. Il gruppo di minoranza Vivere Gavirate non è il rappresentante legale dei dipendenti dell’azienda né il tutore legale dei loro interessi, e la maggioranza non ha bisogno della sua intermediazione per poter intervenire. Mi permetto anche di dire che troviamo vergognoso cercare visibilità sfruttando una situazione così grave, come è già successo durante le alluvioni.

In ultima battuta, visto che i due gruppi di minoranza non si stancano di ripetere che, avendo raccolto insieme 2577 voti, dovrebbero avere più spazio e più considerazione, invitiamo ad approfondire la conoscenza del nostro sistema politico e democratico (ma la lista di Lucchina non era appoggiata pubblicamente dal partito che si fregia di questo aggettivo nel nome?), e aggiungiamo che la considerazione viene data a chi la merita, e conosce almeno la differenza fra “maggioranza” e “sistema maggioritario”. I 2577 elettori che hanno dato fiducia a queste due liste meritano molto di più di filmini da sciacalli, dichiarazioni confuse e interventi consiliari naïf o in malafede. Fra cinque anni, vista la sorprendente omogeneità di pensiero ed azione (a tratti quasi una sudditanza) che il capogruppo del Pd sta manifestando con la minoranza di destra, potrà provare a presentarsi con Foti: vedremo cosa ne penseranno i loro elettori. Nel frattempo, l’unica cosa che può fare è stare dignitosamente al banco della minoranza, imparando quello che occorre per essere un’opposizione “collaborativa e puntuale”, come dichiarato al primo consiglio. Questo però è possibile solo passando dall’elaborazione della sconfitta. Perché per quanto il consigliere di minoranza Lucchina ripeta che non vuole usare la parola “perdere”, e preferisca dire che “non ha vinto”, il dato di fatto è questo: ha perso.

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Pubblicato il 01 Ottobre 2024
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