La rete degli sportelli SOS Liste d’attesa accusa l’Asst Sette Laghi: “Inganna gli utenti”
Da giugno scorso delle 130 segnalazioni fatte all'azienda ospedaliera solo 10 sono state risolte. Per le altre è stato attivato un "percorso di garanzia" che non ha portato risultati
È grave la denuncia che questa mattina, venerdì 4 ottobre, nella sede di Villa Recalcati le associazioni che hanno aperto i 13 sportelli SOS Liste d’Attesa, accompagnate da una folta delegazione di cittadini delusi e arrabbiati, hanno mosso all’Asst Sette Laghi.
FINO A GIUGNO IL 95% DELLE 414 SEGNALAZIONI ERA ANDATA A BUON FINE
« Fino a giugno scorso – ha spiegato Roberta Bettoni della Cooperativa Lotta all’Emarginazione – all’azienda ospedaliera varesina avevamo mandato 414 segnalazioni che erano state risolte nel 95% dei casi con l’appuntamento nei tempi previsti dalla normativa. Poi è cambiato il RUA e da allora su 130 segnalazioni solo 10 hanno avuto risposta attraverso il “percorso di garanzia” che hanno messo a punto».
IL PERCORSO DI GARANZIA PORTA IN UN LIMBO
In che cosa consista il percorso di garanzia esattamente non si sa ma i risultati sono evidenti: « Se 130 cittadini si rivolgono a noi per avere un appuntamento nei tempi indicati dal bollino di priorità indicato dalla ricetta – spiega il dottor Filippo Bianchetti medico di medicina generale in pensione e tra i principali sostenitori della rete di sportelli – e se l’Azienda risponde a questi cittadini che si devono ripresentare ai CUP, per essere inseriti nel percorso di garanzia, e poi non danno loro più notizia, vuol dire che questi cittadini sono stati ingannati da qualcosa che non è avvenuto. L’azienda dice di avviare un percorso che, però, non porta da nessuna parte: entrano in un limbo. Solo 10 utenti hanno avuto risposte l’appuntamento. Così le persone peggiorano la loro qualità della vita, aumentano le sofferenze fisiche e psichiche».
VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA CHE FISSA I TEMPI DI RISPOSTA
Il problema, secondo il vicepresidente delle Acli farebbe Filippo Cardaci, sta nella violazione della normativa che fissa in 15 giorni i tempi di risposta da parte del RUA ai pazienti: «Il percorso di garanzia messo a punto dalla Sette Laghi vanifica di fatto il lavoro degli sportelli SOS liste d’attesa».
RISPOSTE STANDARD A OGNI RICHIESTA
Il timore che il percorso abbia qualche criticità è confermato anche da un caso concreto: « Un paziente era già stato inserito nel percorso di garanzia ma, non avendo ottenuto risposta, si è rivolto allo sportello – racconta Roberta Bettoni – Abbiamo mandato la pec con tutto l’incartamento dell’utente compreso il suo inserimento nel percorso. La risposta che ci è arrivata è stata quella standard, che utilizzano in tutti i casi, segno che non avevano nemmeno letto la domanda».
Ventisette segnalazioni di questi disservizi sono state presentate anche al Difensore regionale che in qualche caso ha obbligato la Sette Laghi a rispondere con tempi certi.
SENZA RISPOSTA CONCRETE SI PASSERÁ AL VOLANTINAGGIO
Stefania Filetti segretario generale della Cgil Varese e Carmela Tascone presidente delle Acli assicurano che ci sarà una mobilitazione per ottenere il rispetto della normativa e la garanzia che i diritti dei cittadini siano garantiti.
Se non cambieranno le cose, la rete è pronta anche a volantinare: « Dobbiamo essere certi che questa situazione si risolva. Con la Valle Olona le cose procedono bene: da inizio anno fino a giugno abbiamo inviato 302 contestazioni che sono state risolte nel 98% dei casi – ha commentato Francesco Vazzana responsabile socio sanitario della Cgil – Ancora oggi i risultati sono molto positivi ma ci sarà un avvicendamento di personale del RUA e non vogliamo che capiti anche lì quanto stiamo vivendo alla Sette Laghi».
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