L’attrice varesina Valeria Colombo alla Festa del Cinema di Roma con “Nottefonda”
Un ruolo importante nel film di Giuseppe Miale di Mauro liberamente tratto dal romanzo La Strada degli Americani (Frassinelli) dello stesso Miale Di Mauro. Il film sarà presentato in anteprima il prossimo 24 ottobre
Una moglie del Nord, in una Napoli che fa da sfondo in “Nottefonda”, opera prima di Giuseppe Miale di Mauro. Per il ruolo è stata scelta Valeria Colombo (foto @blue_berry.pics) classe 1987, originaria di Cazzago Brabbia ma ormai da tanti anni romana d’adozione.
Formatasi al Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola Nazionale di Cinema a Roma, per Valeria non è la prima assoluta sul grande schermo: ha lavorato con Virzì ne Il Capitale Umano, con Massimo Venier e Aldo ,Giovanni e Giacomo in “Odio l’Estate”, ma anche nella serie tv Gomorra, nel terzo episodio della quarta stagione. Ma non solo, in tv è stata per quattro stagioni nel cast del programma “All Togheter Now” con Michelle Hunzicker, si è occupata di viabilità su La7 ed è stata il volto della moglie di Tarzan nella pubblicità delle Gocciole Pavesi.
Ora questa nuova opportunità nel cinema con la C maiuscola, con un ruolo importante nel film di Giuseppe Miale di Mauro liberamente tratto dal romanzo La Strada degli Americani (Frassinelli) dello stesso Miale Di Mauro. Il film sarà presentato in anteprima alla 19a Festa del Cinema di Roma, nella sezione FREESTYLE il prossimo 24 ottobre.
«In “Nottefonda” sono la moglie del protagonista, una donna del Nord immersa in una Napoli raccontata senza gli stereotipi di criminalità, camorra, malavita. Sono morta e compaio nei flashback: mio marito, Ciro (Francesco Di Leva), cerca di superare il lutto della mia scomparsa provando a trovare il coraggio di rendersi conto della realtà e andare al cimitero dove sono sepolta. Con lui c’è Luigi, nostro figlio 13enne (Mario Di Leva, figlio di Francesco nella vita reale) – racconta Valeria Colombo -. Il film è stato girato a San Giovanni a Teduccio, uno dei quartieri più difficili di Napoli, dove il regista e diversi attori che hanno girato con me hanno fondato dieci anni fa il NEST, nella vecchia palestra di una scuola abbandonata, un teatro dove fanno recitare i ragazzi del quartiere, un’esperienza molto bella e significativa. Come mi ha scelto? Ho fatto il provino con lui a Napoli, cercava una figura femminile esterna, sia per colori, che per accento, che per provenienza ed eccomi qua. Gli altri attori sono tutti napoletani, io sono l’unica “straniera” – racconta Valeria, anche se il suo accento varesotto è ormai “romanizzato” -. È un’opera prima, ma il regista si è circondato di maestranze che hanno tanta esperienza: il film l’ho visto per la prima volta 10 giorni fa, esce il 24 ottobre, ma nell’ambiente se ne parla bene».
Oltre al cinema, Valeria coltiva anche altre passioni artistiche, eredità di mamma e papà, Chicco e Betty Colombo, protagonisti della scena varesina e lombarda tra pittura, teatro, burattini e tanto altro: «La musica è la mia passione, canto in due progetti diversi: una band country che si chiama The Wallys e un trio pop che si chiama Le Charlie – spiega ancora -. Il sogno rimane quello del cinema, mi auguro che dopo “Nottefonda” possa aprirsi nuove interessanti possibilità».
Foto @blue_berry.pics
Nottefonda
Italia, 2024, 92′
Regia Giuseppe Miale di Mauro
Cast Francesco Di Leva, Mario Di Leva, Adriano Pantaleo, Ciuseppe Gaudino, Dora Romano, Valeria Colombo, Chiara Celotto
Soggetto e sceneggiatura Bruno Oliviero, Giuseppe Miale di Mauro, Francesco Di Leva;
Direttore della fotografia Michele D’Attanasio;
Scenografia Carmine Guarino;
Costumi Giovanna Napolitano;
Parrucco Gaetano Panico;
Trucco Raffaella Di Napoli.
Una produzione Mad Entertainment con Rai Cinema in collaborazione con Leocadia
Prodotto da Maria Carolina Terzi, Luciano Stella, Carlo e Lorenza Stella.
Trama
Alla ricerca dell’assassino della propria moglie, morta investita da un pirata della strada, Ciro sta perdendo contatto con la realtà. Passa le notti tra tangenziali e autogrill, portando con sé il figlio tredicenne Luigi, per cui non riesce a essere un buon padre. Ma molte cose non sono quello che sembrano. Per il suo esordio sul grande schermo, Ciuseppe Miale Di Mauro, uno dei fondatori del NEST, il teatro di San Giovanni a Teduccio che ha dato un’occasione ai giovani di uno dei
quartieri più difficili alla periferia di Napoli, si ispira al suo romanzo La strada degli americani per raccontare una storia di rabbia e redenzione. Fa parlare i luoghi notturni di una città al di fuori di ogni oleografia. E trova in Francesco Di Leva un interprete che mette in gioco tutto se stesso, e che non a caso recita accanto al proprio figlio Mario.
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