L’ex sindaco di Lavena Ponte Tresa Roncoroni assolto nel processo Petra Immobiliare: “Sollievo e amarezza”
Assolto con formula piena nel procedimento giudiziario che prese il via nell'ultima fase del suo secondo mandato, Roncoroni si toglie qualche sassolino dalla scarpa e ringrazia chi gli ha sempre dimostrato affetto e vicinanza
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L’ex sindaco di Lavena Ponte Tresa Pietro Roncoroni interviene sul caso Petra Immobiliare, dopo la sentenza che ha assolto lui, l’attuale sindaco Massimo Mastro Marino e due tecnici comunali da tutte le accuse.
Il caso Petra prese il via proprio nell’ultima parte del secondo mandato di Pietro Roncoroni, sindaco dal 2006 al 20016, e oggi dopo aver aspettato in silenzio la conclusione dell’iter, ci tiene a fare alcune precisazioni e a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. (nella foto Roncoroni quando era ancora sindaco)
Roncoroni spiega che si è chiusa una vicenda dolorosa ma al sollievo si unisce l’amarezza: «Dopo la chiusura del Processo Petra che ha segnato sette anni della storia cittadina di Lavena Ponte Tresa ed un brutto capitolo per le persone loro malgrado coinvolte, per doverosa completezza d’informazione non posso esimermi dal ricordare come l’intera vicenda abbia preso avvio in piena campagna elettorale – dice – Proprio l’allora capogruppo della minoranza Massimo Mastromarino, non curante della correttezza, lealtà e onestà dell’Ente, ha presentato l’esposto su cui si è basato il processo appena concluso, travolgendo tutti, tecnici e amministratori, gettando dubbi (ed è un eufemismo) su di di me in quanto sindaco, sugli assessori, i consiglieri e i tecnici comunali. L’obiettivo di vincere le elezioni del 2016 veniva raggiunto da Mastromarino mentre il sottoscritto doveva spiegare a molti concittadini, senza certezza di essere creduto, che tutta la vicenda non aveva fondamento, come poi il processo ha evidenziato. Il paradosso si è manifestato quando l’amministrazione guidata da Mastromarino ha proseguito e concluso l’iter procedurale della Convenzione e del Permesso di Costruire del Condominio Petra, tanto osteggiato in campagna elettorale e che gli è valso come un boomerang l’ingresso nell’azione penale dallo stesso caldeggiata».
«Dopo nove anni si è chiusa una dolorosa vicenda per i miei colleghi amministratori, per i tecnici comunali (entrambi assolti) e per il sottoscritto, assolto con formula piena per l’unico capo d’accusa rimasto a mio carico, riferito a fatti successivi al termine del mio servizio amministrativo per i quali è stata finalmente accertata lo scorso 19 settembre la mia completa estraneità. Ho creduto doveroso ricordare in questo momento le origini dell’intera vicenda che lo stesso Mastromarino dice di aver ricostruito in aula e dopo anni di rispettoso silenzio per la doverosa azione processuale, mi permetto di dichiarare pubblicamente a tutti i miei collaboratori, assessori, consiglieri e tecnici comunali dell’Ente che ho avuto l’onore di rappresentare che la dignità non ci va restituita perché non è mai venuta meno. Li ringrazio perché in questi anni ho sempre sentito il loro affetto e la loro vicinanza così come ringrazio chi in questi giorni mi ha raggiunto con telefonate, messaggi e congratulazioni. Un ringraziamento particolare e sentito va ai miei avvocati Vera Dall’Osto e Gianluca Vissi nonché in modo speciale a Vanessa Provini».
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