L’innovazione nel settore alimentare: dal cacao biotecnologico all’agricoltura intelligente
Il settore del cioccolato è di fronte all'arrivo di una pesante crisi, data da scarso raccolto e nuove norme: saranno le biotecnologie a salvarci dalla "carestia"?
Il settore del cioccolato sta attraversando la crisi del cacao, innescata da una riduzione dell’offerta dovuta a cattivi raccolti in Ghana e Costa d’Avorio, due Paesi che forniscono circa due terzi della produzione mondiale di fave di cacao.
Questo “concentramento della produzione” in pochi territori li rende particolarmente vulnerabili a malattie delle colture e condizioni climatiche avverse. Uno dei fattori principali di questa crisi è stato il Cocoa Swollen Shoot Virus (CSSV), un virus che ha colpito duramente le piantagioni, causando perdita delle foglie e degrado delle piante. La carenza di fertilizzanti ha inoltre aggravato la situazione, determinando un calo significativo della produzione. Di fronte a questa riduzione dell’offerta, le speculazioni sui mercati finanziari hanno causato un’impennata dei prezzi quest’anno, con aumenti fino al 135% rispetto a gennaio e del 300% rispetto all’inizio del 2023.
Questo è solo un esempio attuale della più generale sfida della sostenibilità alimentare: trovare metodi più sostenibili per produrre alimenti, in quanto la crescente domanda di cacao, caffè e altri prodotti mette sotto pressione le risorse naturali. La complessità ulteriore è che l’Unione Europea, con una nuova normativa, richiederà che il cacao importato provenga da terre non deforestate. In questo scenario, le biotecnologie emergono come soluzione innovativa e sostenibile, permettendo di “coltivare” cibo direttamente da cellule vegetali in laboratorio, senza bisogno di grandi spazi, pesticidi, o lunghi tempi di crescita.
In Svizzera, l’azienda Food Brewer ha intrapreso un approccio pionieristico per produrre cacao coltivando direttamente cellule dei semi in laboratorio. In questo processo, le cellule vengono trasferite in soluzioni nutrienti dove possono crescere in modo controllato, diventando cacao in polvere, pronto per la produzione di cioccolato. Questa tecnica non solo evita il lungo ciclo di crescita degli alberi di cacao, ma elimina anche la necessità di trasportare materie prime da Paesi lontani, riducendo così l’impatto ambientale della produzioni intensive. Riducendo l’uso di pesticidi e il consumo d’acqua, e permettendo un maggiore controllo sulla qualità del prodotto, questo metodo è una risposta concreta alla crisi attuale.
Non è un’innovazione banale. A differenza delle biotecnologie farmaceutiche, dove i volumi richiesti sono limitati, il settore alimentare richiede capacità produttive elevate per soddisfare la domanda globale. Per questo, Food Brewer sta sviluppando bioreattori avanzati capaci di sostenere grandi quantità di cellule, ottimizzando l’ossigenazione e i nutrienti necessari per la crescita del cacao. Questo metodo dovrebbe garantire una produzione sostenibile, anche a lungo termine, minimizzando l’impatto ambientale e preservando la biodiversità.
Se allarghiamo l’osservazione al settore agricolo, oltre alle biotecnologie, troviamo che l’altro vettore di innovazione è la digitalizzazione. Vediamo un caso concreto. Matteo Vanotti, appassionato di tecnologia e agricoltura, ha creato la piattaforma xFarm per aiutare gli agricoltori ad affrontare le sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalla scarsità di risorse idriche. Grazie all’uso di sensori e strumenti digitali, xFarm consente agli agricoltori di monitorare in tempo reale lo stato dei campi, identificando le aree che necessitano di irrigazione e ottimizzando l’uso delle risorse. Attraverso un calendario operativo e un sistema di gestione delle macchine agricole, Vanotti ha trasformato la sua fattoria di famiglia in Piemonte, migliorando l’efficienza e riducendo i costi operativi.
Questa piattaforma, inoltre, permette di ridurre l’uso di fertilizzanti e pesticidi grazie alle raccomandazioni personalizzate. Integrando l’intelligenza artificiale, xFarm anticipa le necessità delle colture, ad esempio attivando le irrigazioni in caso di ondate di calore previste, garantendo così una migliore resa e sostenibilità. xFarm facilita inoltre la tracciabilità delle produzioni, offrendo agli agricoltori una visione completa del ciclo di vita delle colture, dalla semina alla vendita. Questa trasparenza non solo migliora la gestione aziendale, ma permette ai consumatori di avere fiducia nei prodotti, valorizzando le pratiche sostenibili.
Il futuro del cibo, dell’alimentazione e del pianeta sono strettamente correlati con la capacità tecnologica di portare soluzioni concrete, accessibili a tutti e anche accettabili culturalmente. La transizione verso un’agricoltura più resiliente e sostenibile deve prendere in considerazione i piccoli produttori e i costi di accesso a queste tecnologie, così da valutare la scalabilità di queste innovazioni anche per aziende agricole di dimensioni ridotte. Un percorso irto di difficoltà ma ineludibile.
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