Monti boccia i lavori di miglioramento del pronto soccorso a Varese: “Chiederò in Regione i soldi per rendere dignitosa la permanenza”
Nonostante l'intervento da 80.000 euro avvenuto nella primavera scorsa, il Presidente della commissione Welfare parla della necessità che le attese nel PS avvengano in condizioni dignitose, non su barelle nei corridoi ma in spazi adeguati
Nuova visita politica alla neo direttrice del pronto soccorso di Varese. Dopo a visita in forma “privata” dell’assessore al Welfare Bertolaso, a incontrare la dottoressa Francesca Cortellaro è stato Emanuele Monti, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia.
Nel PS di Varese da inizio settimana è operativa una nuova suddivisione dei pazienti in tre differenti gruppi, oltre all’ambulatorio codici minori, in attesa di un cambiamento più radicale in base alla gravità delle situazioni.
«L’incontro con la Dottoressa Cortellaro, persona di grande esperienza proveniente da AREU, è stato proficuo – dichiara Monti- Abbiamo discusso di progetti concreti per rispondere alle esigenze del Pronto Soccorso di Varese, dove quotidianamente riceviamo segnalazioni di attese e sovraffollamento. Per questo è necessario fornire ai pazienti un ambiente che garantisca dignità e limiti al massimo il disagio durante le attese per le cure».
La dichiarazione può essere letta come una bocciatura dell’intervento realizzato dalla Sette Laghi nella primavera scorsa con un investimento di 80.000 euro.
Il sovraffollamento rimane elevato e le condizioni di attesa precarie. I divisori sono ancora provvisori, dopo che quelli ordinati si sono rivelati inadatti, e anche i mobili a disposizione dei degenti in attesa di ricovero non sono arrivati.
Nel cantiere del pronto soccorso di Varese che garantirà maggiori comfort e privacy
Il consigliere Monti assicura: « Chiederò a Regione Lombardia nel prossimo bilancio, con un ordine del giorno dedicato, risorse specifiche per migliorare il Pronto Soccorso di Varese anche su questi aspetti, affinché le osservazioni dei pazienti abbiano seguito e le attese nel PS avvengano in condizioni dignitose, non su barelle nei corridoi ma in spazi adeguati. L’obiettivo è promuovere l’umanizzazione delle cure, un tema su cui insistiamo costantemente». Una richiesta che sembra giudicare negativamente l’impegno dell’ospedale per migliorare l’aspetto “alberghiero” di cui si è parlato prima.
Il consigliere Monti e la dottoressa Cortellaro hanno anche discusso un’idea innovativa di gestione degli utenti con l’ipotesi di dimissioni rapide sul territorio per quei pazienti definiti “ frequent users” : « Si prevede l’intervento di équipe sanitarie per la gestione domiciliare dei pazienti anziani. Potrebbe essere un progetto sperimentale che farebbe di Varese un modello per il potenziamento dell’emergenza-urgenza, e che io assolutamente appoggerò in Regione Lombardia. Ho già lavorato a simili iniziative durante la scorsa legislatura con le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) nate durante il periodo pandemico. Credo fortemente che il miglioramento dei ps sia anche una battaglia di dignità e di umanizzazione delle cure. Il paziente non deve essere lasciato solo e non deve mai essere messo in secondo piano. Il mio impegno va proprio in questa direzione e sono certo che Regione Lombardia farà la propria parte».
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