Varese

Musica e riscatto sociale: a Varese arriva Don Claudio Burgio, il ‘prete dei rapper’ e un nuovo studio di registrazione “sociale”

L’evento, organizzato da Happiness insieme al Decanato di Varese, Casa Matteo Varese e Coop. Pepita, si terrà venerdì 25 ottobre 2024 all’Oratorio San Vittore

25 Ottobre 2024

Un “don” speciale e uno studio di registrazione nato da un progetto sociale: è quello che si potrà conoscere in un solo giorno partecipando a “Un futuro da scrivere: dialogo tra musica e riscatto sociale“, l’evento organizzato da Happiness, insieme al Decanato di Varese, Casa Matteo Varese e Coop. Pepita, e che si terrà venerdì 25 ottobre 2024 all’Oratorio San Vittore, in via San Francesco D’Assisi 15 a Varese.

Ospite d’onore della serata sarà Don Claudio Burgio (nella foto sopra), fondatore della Comunità Kayros, cappellano del Carcere minorile Beccaria e già direttore del Coro del Duomo di Milano. Conosciuto come “il prete dei rapper” per il suo approccio innovativo e la sua vicinanza ai giovani, Don Claudio interverrà alle 18.30, affrontando il tema del riscatto sociale attraverso la musica.

La serata proseguirà intorno alle 20.15 con un’apericena, al costo di 15 euro, e l’inaugurazione dello studio di registrazione realizzato da ragazzi e adulti del progetto Happiness, grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Durante l’evento sarà possibile visitare lo studio musicale e gli spazi del progetto.

È possibile iscriversi all’incontro e all’apericena fino al 22 ottobre tramite il link qui.
Per maggiori informazioni si può scrivere a happinessvarese@gmail.com o chiamare il numero 348 7977045.
Happiness è presente anche su Instagram e Facebook con l’account @happinessvarese. Il ricavato dell’apericena e le donazioni raccolte durante la serata saranno destinati al progetto “Studio di registrazione di Happiness”.

COS’È IL PROGETTO HAPPINESS

Il progetto Happiness è promosso dalla Pastorale Giovanile del Decanato di Varese e si pone una precisa finalità: incontrare i ragazzi adolescenti che vivono e frequentano la città per motivi scolastici e nel tempo libero, con particolare attenzione ai soggetti vulnerabili e a rischio di esclusione, per offrire loro occasioni di crescita e cambiamento positivo, coesione sociale e scambio interculturale.

La specificità di Happiness è il libero accesso e l’assenza di un’iscrizione, che consente ai ragazzi di partecipare senza necessariamente avvisare i propri genitori, aspetto che ha permesso di intercettare diversi ragazzi che i servizi sociali comunali hanno definito “sfuggenti e difficilmente raggiungibili”.

Il progetto, oltre a due figure educative professionali e retribuite, prevede la presenza di altri esperti, retribuiti e volontari, per la gestione di una serie di servizi specifici: sportello psicologico, sportello di orientamento al lavoro, sportello di prevenzione e informazione sull’utilizzo di sostanze stupefacenti, sportello affettività e sessualità, oltre ad attività e laboratori vari.

CHI È DON CLAUDIO BURGIO

Don Claudio Burgio è un sacerdote italiano noto per il suo impegno sociale, soprattutto nel supporto e nell’educazione di giovani in difficoltà. È il fondatore della Comunità Kayros, una struttura che si occupa di accogliere e reintegrare ragazzi con problemi familiari o provenienti da situazioni di devianza sociale: si trova a Vimodrone, nei pressi di Milano, e ospita giovani tra i 14 e i 21 anni, molti dei quali con un passato segnato da difficoltà o esperienze nel sistema penale minorile.

Oltre al suo lavoro con la Comunità Kayros, Don Claudio è cappellano del Carcere minorile Beccaria di Milano, dove presta servizio dal 2003. In questa veste lavora a stretto contatto con i giovani detenuti, cercando di offrire loro percorsi di recupero e redenzione attraverso un approccio basato sulla fiducia, il dialogo e il coinvolgimento attivo.

Don Claudio ha anche un passato legato alla musica: è stato direttore del Coro del Duomo di Milano, un ruolo che riflette la sua passione per la musica, spesso utilizzata come strumento di connessione e comunicazione con i giovani. Per questo motivo, è spesso soprannominato “il prete dei rapper“, in quanto è riuscito a stabilire un dialogo con molti giovani, anche attraverso linguaggi artistici come la musica rap, che usa come mezzo per parlare di riscatto sociale e crescita personale.

La sua filosofia educativa si basa sull’idea che nessuno sia irrecuperabile e che la fiducia sia alla base di qualsiasi processo di recupero. Ha anche scritto diversi libri tra cui “Non Esistono ragazzi cattivi” (con Don Gino Rigoldi – Edizioni Paoline) e  “Non vi guardo perchè rischio di fidarmi” (Edizioni San Paolo).

18 Ottobre 2024
Redazione VareseNews
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