Pattuglie “miste” sul lago, a Locarno la formazione con cinque diversi Corpi italiani ed elvetici
La formazione congiunta sull'acqua è una novità assoluta. Ha coinvolto Polizia Cantonale e Dogane svizzere, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza in Italia
Pattuglie “miste” sulle acque di confine tra Italia e Svizzera: la formazione specifica sull’acqua è una novità assoluta, visto che fin qui l’attività d’istruzione congiunta era stata riservata solo pattugliamento terrestre.
L’attività di formazione si è svolta nei giorni 8, 9 e 10 ottobre nel Locarnese: in totale sono 38 agenti sono stati certificati.
Il corso è stato curato dal Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale di Chiasso (CCPD) .
“Con questa nuova possibilità di collaborazione – scrive la Polizia Cantonale svizzera – la prevenzione ed il contrasto alla criminalità transfrontaliera avranno un’ulteriore capacità operativa sui laghi del Ceresio e del Verbano», vale a dire sul Lago di Lugano e il Lago Maggiore, per usare i termini italiani.
Le forze dell’ordine che hanno partecipato al primo corso del suo genere, sono state molteplici e meglio, l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), la Polizia cantonale con la Sezione lacuale, la Guardia di Finanza con le sezioni operative navali del Lago Ceresio e Lago Maggiore, l’Arma dei Carabinieri con il Servizio navale di Luino e la Polizia di Stato con la Questura del Verbano Cusio Ossola.
La formazione per le pattuglie miste Italia-Svizzera è stata realizzata grazie all’Accordo sulla cooperazione di polizia e dogane tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica Italiana. Secondo l’accordo, oltre a organizzare la formazione e il perfezionamento, il CCPD è anche responsabile di rispondere alle richieste operative e di redigere rapporti e analisi della situazione.
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