Polizia in via Curtatone, è arrivato il momento dello sgombero
Le operazioni sono iniziate alle cinque del mattino, con l’impiego di diversi agenti della Polizia e anche di un elicottero. Alle 8.40 iniziato il taglio, ci sono ancora manifestanti sugli alberi
Diversi mezzi della Polizia di Stato e della Polizia Locale sono arrivati intorno alle 5.30 del mattino di oggi, 3 ottobre, in via Curtatone, teatro da due mesi di un braccio di ferro tra il Comune – che intende realizzare una nuova scuola – e manifestanti che si sono mobilitati contro l’opera e chiedono di non sacrificare il bosco.
All’interno dell’area che è stata cinturata dalla polizia si trovavano alle sei del mattino una decina di manifestanti, mentre altri si sono raccolti prima del blocco d’ingresso della zona.
Intorno alle 6.30 alcuni manifestanti sono stati portati fuori dal bosco dagli agenti in tenuta da ordine pubblico. Dalla zona del bosco si sentivano invece cori di altri manifestanti.
La Polizia si è anche schierata con gli scudi dal lato verso il quartiere di Cascinetta (il tratto di via con il bosco non ha traverse laterali, quindi viene isolato alle due estremità)
Le persone sgomberate si trovavano ai margini del bosco, ma c’erano anche alcuni manifestanti che sono dentro al bosco.
Verso le 7.20 è arrivato anche un elicottero a controllare dall’alto. All’esterno dell’area cinturata si trovano una quindicina di manifestanti, all’interno potrebbero essere una mezza dozzina.
Alle 8.40 inizia il taglio del bosco di via Curtatone
All’interno del bosco si trovano alcuni dei manifestanti sugli alberi, che hanno inviato agli altri all’esterno i video che mostrano il taglio del bosco ripreso dall’alto.
I ragazzi sugli alberi hanno urlato che le piante sono legate anche le une alle altre, cosicché il taglio di una può costituire pericolo per chi è sulle piattaforme tra i rami.
Un braccio di ferro di due mesi
A inizio settembre c’era stata una mediazione coordinata dalle Prefettura, che aveva momentaneamente “congelato” la situazione, con l’accordo su un periodo di monitoraggio faunistico per accertare la presenza di animali nel bosco.
In seguito i manifestanti avevano annunciato di voler proseguire comunque a oltranza nel presidio del bosco, mentre dal canto suo l’amministrazione aveva ribadito l’intenzione di proseguire con l’opera (polo scolastico unico che riunirebbe quattro scuole, due dell’infanzia e due primarie) per rispettare le scadenze dei fondi europei erogati da Regione.
Ore 9.35 contatto tra manifestanti e polizia
Si sono registrati alcuni momenti di tensione tra attivisti e il blocco di polizia che blocca l’accesso all’area, tensione “verbale” con critiche e insulti ai poliziotti schierati. I manifestanti sono circa una trentina. Intanto arrivano video dai ragazzi appostati sugli alberi che denunciano una situazione di pericolo per la propria incolumità.
Al bar di Cajello il confronto tra il sindaco e i manifestanti
Mentre era in corso lo sgombero del bosco di via Curtatone c’è stato anche un animato (anche se in linea generale civile) confronto tra il sindaco Andrea Cassani e un gruppo di manifestanti. Il sindaco aveva in programma alla pasticceria Aurora la tappa di Cajello del suo tour dei quartieri. Bevuto il caffè il sindaco è stato subito affrontato da un gruppetto di manifestanti che si erano trasferiti da via Curtatone e che hanno nuovamente contestato il progetto del polo unico scolastico, definito una scuola ghetto rispetto ai quattro edifici che va a sostituire. Cassani di suo ha replicato contestando che i contrari al progetto non abbiano mai fatto atti o ricorsi per fermarlo, ribadendo come lo stesso progetto sia passato anche in consiglio comunale (manifestanti comunque contestano duramente anche l’opposizione gallaratese, considerato troppo morbida sul tema).
Al bar di Cajello il confronto tra il sindaco e i manifestanti durante lo sgombero di via Curtatone
Ancora due attivisti sugli alberi
Alle 11:15 del mattino dovrebbero esserci ancora due attivisti sulle piattaforme allestite sugli alberi, mentre altri tre sono stati portati a terra. Sul posto intorno alle 10 era arrivata anche un’unità cinofila dei carabinieri probabilmente per verificare nel bosco la presenza di persone nascoste.
Intanto in via Curtatone sono arrivati due funzionari di ATS Insubria:
Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco che stanno operando con una autoscala per raggiungere gli alberi. Secondo quanto riferiscono gli stessi ragazzi del gruppo Tanuki, i vigili del fuoco avrebbero raggiunto due ragazzi che erano sugli alberi e li stanno portando a terra ma siamo troppo lontani per poter verificare questa informazione (l’area rimane cinturata dalla Polizia su tutti i lati).
Le ultime due attiviste sono scese dagli alberi
Le ultime due attiviste sono scese dagli alberi e sono uscite poi autonomamente dalla zona cinturata. Hanno accettato di scendere – hanno spiegato – di fronte all’approccio “dialogante” dei vigili del fuoco. Intorno ai cedri su cui erano il bosco era già stato in gran parte abbattuto.
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