Pontida, alta tensione interna al Centrodestra
Differenti vedute sulla tassazione fra Lega e FI. Sfila sul prato della Bergamasca il leader populista Viktor Orban. Roberto Vannacci a cena a Varese coi leghisti: “Nessuna intenzione di fondare un partito”
Si chiude la Pontida delle polemiche, ma interne al Centrodestra, con Matteo Salvini che sabato ha dovuto gettare acqua sul fuoco per placare gli animi dei giovani leghisti in contrasto con Forza Italia, e nella giornata di domenica è intervenuto sui sacrifici nell’aria in campo economico: «Che li facciano le banche», rispondendo tra le righe con la parte azzurra dell’alleanza di Governo. Sul palco di Pontida si sono dati il cambio il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti e lo stesso Salvini. Il primo interviene per chiarire che i «sacrifici», al centro della disputa negli ultimi giorni, il governo potrebbe chiedere «a chi ha più possibilità».
E non a «negozianti o operai». In seconda battuta, arriva la bordata del leader leghista. «Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai», taglia corto Salvini. Dichiarazione che tiene alto lo scontro con il vicepremier Antonio Tajani.
«Le tasse dobbiamo abbassarle», ribadisce il leader di FI, sottolineando la contrarietà a qualsiasi tipo di nuova tassazione. E rilanciando invece sulle privatizzazioni e sulla tassa ai giganti del web. Così, da una sponda all’altra della maggioranza, emergono i nodi al vaglio del Mef in vista della prossima legge di bilancio.
Il tema più caldo, come conferma il chiarimento del titolare dell’Economia, resta quello dell’eventuale contributo da chiedere a banche, assicurazioni e imprese. Nell’ultimo atto dello storico raduno sul prato della Bergamasca ha sfilato anche il primo ministro ungherese Viktor Orban che ha parlato delle politiche europee sui migranti, esponente del fronte populista che ha dato il cambio al generale Roberto Vannacci, parlamentare europeo da mezzo milione e passa preferenze, che ha parlato nella giornata di sabato.
E Vannacci la chiusura di giornata l’ha passata con la Lega, nella sua culla: ospite dei militanti del Carroccio per una cena, domenica sera era a Varese, da dove ha ribadito di non voler fondare un nuovo partito: «Solo invenzioni della stampa di sinistra».
(nella foto dal profilo Fb si Matteo Salvini, da sinistra, Geert Wilders, fondatore e leader del Partito per la Libertà olandese, Matteo Salvini, il premier ungherese Viktor Orban, e André Claro Amaral Ventura dell’estrema destra portoghese)
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