“Ridiscutiamo i pedaggi di Pedemontana”, il Consiglio regionale dice di no

Una mozione presentata dal PD per chiedere una riflessione sulle autostrade regionali Brebemi e Pedemontana è stata bocciata. Astuti: "Era una proposta di buon senso a fronte di risultati deludenti"

accertamento mancati pedaggi

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato martedì pomeriggio con i voti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, la mozione presentata dal Partito democratico che chiedeva di aprire una riflessione sulle autostrade regionali Brebemi e Pedemontana, rimettendone in discussione risultati, efficienza e strategia, alla luce di dati che dimostrano una realtà molto diversa da quanto immaginato quando furono concepite.

Più precisamente, il Pd chiedeva di “individuare, con le società concessionarie, strumenti contrattuali, finanziari o normativi utili alla calmierazione delle tariffe del pedaggio, con l’obiettivo di incrementare l’utilizzo delle autostrade Brebemi e Autostrada Pedemontana Lombarda, raggiungendo, quindi, lo scopo – per le quali sono state progettate – di decongestionare il traffico sulla A4 e sulle tangenziali milanesi” oltre che sulla A8 e sulle strade locali.

Inoltre, il testo chiedeva di convocare una seduta straordinaria del Consiglio regionale “al fine di avviare una riflessione strategica sui risultati attesi e realmente ottenuti dalle politiche infrastrutturali di Regione Lombardia e sulle prospettive future in termini di pianificazione delle progettualità e relativi investimenti”.

Critico il commento del consigliere regionale Samuele Astuti. «Il centrodestra fa orecchie da mercante –dichiara l’esponente dem- e si rifiuta di discutere del presente e del futuro di queste opere infrastrutturali anche alla luce di risultati deludenti e di tariffe, come quelle di Brebemi, che già sono altissime e continueranno a salire. Che qualcosa nel grande piano di realizzazione delle autostrade regionali non abbia funzionato è evidente, visto che si è reso necessario l’importante intervento finanziario del pubblico, che all’inizio era stato escluso, e che i risultati non sono stati quelli promessi. Non lo diciamo solo noi, lo hanno sostenuto, in tempi e con modi diversi, anche la Corte dei conti, l’Autorità di regolazione dei trasporti, il Nucleo di consulenza per l’Attuazione delle linee guida per la Regolazione dei Servizi di pubblica utilità e perfino l’Autorità nazionale anticorruzione. Se ne discute anche sulla stampa, quindi noi abbiamo chiesto una discussione aperta, nell’interesse dei nostri territori e dei cittadini che di queste autostrade sono utenti potenziali o reali. È francamente sconfortante che la Regione, per il muro alzato dal centrodestra, abbia chiuso ad una proposta di buon senso».

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Pubblicato il 02 Ottobre 2024
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