Tempo Libero
Silvia Priori diventa Cassandra: lo spettacolo del Teatro Blu per “Terra e Laghi”
Sabato 19 ottobre all’Auditorium Modernissimo di Nembro in scena una miscela di teatro, danza e musiche epiche
Appuntamento a Nembro, nella Bergamasca, con il festival teatrale itinerante “Terra e Laghi”. Il Teatro Blu mette in scena lo spettacolo Cassandra, una miscela di teatro, danza e musiche epiche, di e con Silvia Priori.
LO SPETTACOLO:
Ancella: Arianna Rolandi – Musiche e testo canzoni: Marcello Franzoso
Da uno studio su Eschilo, Christa Wolf e Wisława Szymborska
In collaborazione con l’Università degli studi dell’Insubria di Varese – Prod. Teatro Blu (VA)
Un chiaro NO a tutte le guerre e alla violenza di genere. Uno spettacolo denso, ricco di contenuti attuali, di forte impatto emozionale sull’ importanza dell’ascolto, che mostra in maniera chiara e sorprendente la condanna di una donna che vuole parlare con la sua voce. Cassandra è una donna che legge il futuro, vede ciò che inesorabilmente dovrà accadere, avverte il suo popolo, lo consiglia cercando di far avanzare una striscia di luce nell’ oscuro presente ma il suo grido non verrà ascoltato. Sarà derisa, emarginata, tacciata di stregoneria e condannata alla solitudine. CASSANDRA dice ciò che vede e che dovrà accadere, vede la guerra, la distruzione, lo scorrere del sangue, il lamento delle madri e dei padri, lo sbriciolarsi delle mura e il vento che spazza via
tutto. Cerca di portare una striscia di futuro nell’ oscuro presente. Cerca e trova possibili soluzioni all’ apparente inesorabilità degli eventi, invita gli uomini alla prudenza. “fermatevi finché siete ancora in tempo!” Ma nessuno la ascolterà, nessuno le crederà, nessuno la seguirà! Una strega! Una figura maledetta che nessuno vuole avvicinare. CASSANDRA, incute paura e per questo è tenuta lontano ed emarginata. È il destino dei saggi, di coloro che sanno vedere lontano ed oltre, di coloro che riescono a decifrare i presagi sapendoli anticipare. Quanti di noi sono Cassandra? “Siate prudenti!” Ci grida.”Guardatevi dall’ alto delle stelle!” Uno spettacolo sull’ ascolto, o meglio sul NON ascolto, sull’ incapacità di essere ascoltati.