Strutture extralberghiere e nuove normative: corso formativo a Varese in vista di Giubileo e Olimpiadi
Dal 2 novembre obbligatorio il Codice di Identificazione Nazionale (Cin) per le strutture ricettive. A Varese, un corso per preparare gli operatori locali alla nuova normativa e sfruttare al meglio le opportunità turistiche offerte dai grandi eventi
A partire dal 2 novembre, i gestori di strutture extralberghiere saranno obbligati a esporre il CIN, il Codice di identificazione nazionale, all’esterno delle loro strutture. In caso contrario, sono previste sanzioni molto elevate. Tuttavia, come spesso accade in Italia, è probabile che l’entrata in vigore dell’obbligo slitti all’inizio del 2025. (foto da sinistra: Simona Gasparini, Alfredo Dal Ferro e Roberto Bianchi)
Nonostante ciò, gli operatori devono comunque iniziare a prepararsi. Proprio per questa ragione, l’associazione “B&B dei 7 laghi” e la Camera di Commercio di Varese hanno organizzato un corso sul tema che si terrà il 24 ottobre nella sede dell’ente camerale. «La Lombardia – ha spiegato Alfredo Dal Ferro, presidente dell’associazione – è stata la prima regione a introdurre il CIR, il Codice di identificazione regionale. Il CIN possono ottenerlo tutte le strutture che hanno già il CIR, ma per ora meno del 50% l’ha scaricato».
Il CIN è importante perché offre al cliente una serie di informazioni aggiuntive, come il numero di persone che possono alloggiare nella struttura. La formazione e l’adeguamento alla nuova normativa sono cruciali per le strutture extralberghiere della provincia di Varese, soprattutto in vista del Giubileo e delle Olimpiadi Invernali. «Abbiamo un’importante opportunità con l’afflusso di pubblico atteso per questi due grandi eventi, specialmente nei luoghi simbolo della città, come il Sacro Monte», ha dichiarato Roberto Bianchi della Pro Loco di Varese.
Bianchi ha inoltre proposto di identificare appartamenti sfitti e vuoti per trasformarli in alberghi diffusi, un’opzione ricettiva alternativa e complementare alle strutture tradizionali. «L’obiettivo è prolungare la permanenza dei turisti a Varese».
Attualmente, il turismo all’ombra del Sacro Monte è considerato “di passaggio”, con i visitatori che si fermano una sola notte tra il lago di Como e il Lago Maggiore. Lo scorso anno è stato registrato un afflusso record con 2 milioni di pernottamenti. «Il nostro obiettivo – ha concluso Bianchi – è trasformare Varese in una destinazione turistica vera e propria, e non solo un luogo di transito». La formazione è un elemento chiave per realizzare questa trasformazione.
Oltre alle bellezze naturali, Varese può vantare ben quattro patrimoni Unesco. «Il corso sarà teorico e pratico – ha aggiunto Simona Gasparini, guida turistica – Indosseremo anche i panni del turista, visitando fisicamente i luoghi principali della provincia. È fondamentale comprendere le emozioni del turista per preparare al meglio chi lo accoglierà».
Per chi volesse informazioni sul corso scrivere a info@bbvarese.it
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