Tifo violento, 59 ultras di Varese e Napoli vanno a processo
In tribunale a Varese si è svolta l'udienza pre dibattimentale legata a due distinti episodi: la festa in piazza per lo scudetto "azzurro" e il raid punitivo successivo tentato dai tifosi partenopei
Va a processo la rivalità tra gli ultras di Varese e Napoli. Una situazione nata lontano dai campi sportivi (nel calcio le due società cittadine navigano in categorie lontane, nel basket sono entrambe in Serie A ma senza rapporti tesi pregressi) e che va ricercata negli incidenti avvenuti a San Siro nella serata di Santo Stefano 2018. In quell’occasione perse la vita Daniele “Dede” Belardinelli, ultras biancorosso legato strettamente alla Curva Nord dell’Inter, investito da una vettura condotta da alcuni tifosi partenopei.
Da quel fatto iniziò una storia che ha compreso anche due distinti episodi per cui oggi – martedì 1 ottobre – i responsabili sono stati chiamati a rispondere al Tribunale di Varese. Prima i disordini avvenuti nel centro di Varese per la festa scudetto del Napoli (un’auto di tifosi azzurri venne assaltata dagli ultras biancorossi che avevano avvisato di evitare questo genere di manifestazioni). Poi, dopo alcuni giorni, le violenze seguite al corteo dei tifosi napoletani fermati appena in tempo in viale Europa a Varese, prima che mettessero a segno la missione punitiva contro gli antagonisti. (foto in alto: alcune scritte antinapoletane apparse a Varese e firmate dagli ultras biancorossi)
Risultato: 59 persone sono finite a giudizio per tifo violento. I reati contestati sono “minaccia e resistenza a pubblico ufficiale” per gli episodi del 14 maggio contestati ai tifosi del Napoli, in tutto 36 e difesi dall’avvocato Emilio Coppola. Per la “violenza privata”, le “lesioni” e i “danneggiamenti” del 4 maggio a Varese gli imputati sono 23, difesi dall’avvocato Marco Bianchi.
L’udienza è stata aggiornata al 4 febbraio prossimo per questioni legate all’assenza di notifiche per alcuni degli imputati. In quella data verranno definite le singole posizioni. Ad ora, dal punto di vista procedurale, degli imputati napoletani in 29 sceglieranno il rito abbreviato (che in caso di condanna prevede uno sconto di pena) mentre gli altri hanno scelto il rito ordinario, con dibattimento.
Per i varesini, 13 verranno prosciolti per remissione di querela mentre gli altri 11 procederanno a rito ordinario (salvo diverse eccezioni da parte delle difese).
Sempre a proposito del rapporto “guasto” a livello ultras, solo ieri la Pallacanestro Varese è stata multata di 3mila euro per responsabilità oggettiva dopo che alcuni tifosi in trasferta a Brescia avevano intonato cori giudicati di stampo razzista, per l’appunto contro Napoli e i napoletani.
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