Tornano a Varese le Donne per la Pace: chiedono giustizia e solidarietà
Un presidio davanti alla sede della Prefettura dalle 10 alle 15, sfidando la pioggia e l'indifferenza nei confronti di questo argomento
Si è svolto oggi, sabato 26 ottobre 2024, un presidio davanti alla sede della Prefettura di Varese, organizzato da un’ampia rete di associazioni, tra cui Donne in Cammino di Busto Arsizio, Donne in Nero, Palestina Varese, EOS – Centro Ascolto Donna, Rete Varese senza frontiere, nAzione Umana e molte altre. L’iniziativa, intitolata “Fermare le guerre è possibile“, ha visto una partecipazione a rotazione per l’intera giornata, con l’obiettivo di denunciare i crimini contro il popolo palestinese e ribadire il bisogno urgente di pace.
Durante il presidio, le partecipanti hanno consegnato una lettera al prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, chiedendo di trasmettere al governo italiano l’urgenza di rispettare le direttive internazionali sulla Palestina.
La lettera richiama specificamente la Corte Internazionale di Giustizia, che ha stabilito che tutti gli Stati devono evitare di riconoscere come legale la presenza israeliana nei territori palestinesi occupati e di fornire supporto a tale situazione.
Le firmatarie sottolineano che l’Assemblea Generale dell’ONU invita a interrompere l’importazione di prodotti dagli insediamenti israeliani e la fornitura di armi a Israele, oltre a implementare sanzioni verso chi sostiene l’occupazione.
Sebbene le foto non mostrino grandi folle, il presidio ha registrato numerose partecipanti: grazie alla formula dei turni che ha permesso di mantenere viva la presenza senza creare assembramenti nè disagi.
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Io sono per la Pace ma proprio per questo non posso schierarmi a favore di uno solo dei belligeranti. Se sei PER la Pace non puoi essere CONTRO qualcuno, chiunque e dovunque esso sia
Qui non ci sono belligeranti. C’è un aggredito ed un aggressore. C’è uno Stato sovrano che cerca di uscire dal pantano delle sue origini sovietiche e diventare una nazione democratica moderna e di fatto un’impero dittatoriale che è più di un secolo che sopravvive facendo guerre di annessione territoriale ed uccidendo gli oppositori politici.
E l’aggredito ha tutto i diritto di risponde in egual e superiore misura.
La pace e’ pura utopia, da quando esiste l’uomo esistono i conflitti piu’ o meno cruenti. E’ nella nostra natura. Se poi qualcuno vuole compiacersi di essere pacifista senza se e senza ma e’ nel suo diritto. Anch’io sono per la pace, ma di fronte ad un conflitto o ad un’invasore mi schiero, senza se e senza ma, per il piu’ debole.