Tra Sarajevo e Varese un legame forte fatto di basket e solidarietà
Due appuntamenti entrambi giovedì 7 novembre a Glocal. Il primo per la presentazione del libro La fioraia di Sarajevo con l'autore Mario Boccia. Il secondo con la proiezione del film Il respiro di Sarajevo
![Generico 21 Oct 2024](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2024/10/generico-21-oct-2024-1751934.610x431.jpg)
“Se uno viene dalle vostre parti trova canestri da ogni parte”. Dopo la preparazione del caffè è il basket a fare da protagonista a Sarajevo. Una città tra le più multietniche, ricca di storia, di storie, di vita e allegria. Un racconto che arriva fino alle Olimpiadi invernali del 1984 con il famoso Vučko, la mascotte di quei giochi.
Il respiro di Sarajevo racconta la straordinaria storia di Sanja e Zoran, una coppia che nel 1993 fugge e sopravvive all’assedio di Sarajevo, il più lungo assedio bellico della storia del XX secolo, per trovare rifugio in Italia, a Torino.
A distanza di trent’anni da quegli eventi, il documentario ripercorre la loro storia attraverso una narrazione corale frutto di una intensa campagna di interviste realizzate da Fabiana Antonioli e da Andrea D’Arrigo (responsabile dell’Archivio Istoreto), e racconta il volto multiforme di Sarajevo, le sue aperture e le sue contraddizioni, la sua dignità, il suo respiro. Nella loro esperienza di vita, si uniscono passato e presente per dare voce all’amicizia e alla speranza, riflettendo sulla guerra, sui pregiudizi, sulla tolleranza, sull’accoglienza.
Nel film, insieme a tanti altri, anche la testimonianza di Bogdan Tanjević, allora allenatore del Bosna che nel 1979 vinse la coppa Europa di basket battendo in finale la Pallacanestro Varese.
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E con lui quella del fotografo Mario Boccia. Sono sue tante delle foto di quei drammatici anni dell’assedio a Sarajevo.
IL RESPIRO DI SARAJEVO A GLOCAL
Il film verrà proiettato giovedì 7 novembre al cinema Nuovo di Varese al termine delle premiazioni di Glocal Doc, il festival del documentario. Saranno presenti la regista Fabiana Antonioli, i protagonisti Sanja e Zoran e Mario Boccia.
Ingresso gratuito. Prenota qui il tuo posto.
IL FILM AL FESTIVAL DEL CINEMA DI SARAJEVO
Il respiro di Sarajevo ha aperto l’edizione 2024 del festival del cinema della capitale bosniaca. Sul palco con i due protagonisti Sanja e Zoran anche Mario Boccia. Un successo notevole con la sala piena che è esplosa in un lunghissimo applauso al termine della proiezione.
Nella foto la nipote della fioraia di Sarajevo
LA FIORAIA DI SARAJEVO DI MARIO BOCCIA
Febbraio 1992. Mario Boccia, fotoreporter, attraversa il mercato di Sarajevo. Il suo sguardo incontra quello di una donna, una fioraia. Lui è colpito dai suoi occhi, lei dalle due macchine fotografiche che lui porta al collo. Un rapido scambio di parole, un caffè insieme.
A dicembre dello stesso anno il fotografo è di nuovo lì. Sarajevo è ormai – sotto gli occhi distratti dell’Europa – prigioniera di un assedio feroce che durerà quattro anni e dalle finestre si sente gridare Pazite, Snajper! (attenzione, cecchino!). Ma quella donna resiste con i suoi fiori apparentemente superflui. Lui le chiede a quale etnia appartenga e la risposta è: «Sono nata a Sarajevo». Il fotografo le chiede allora quale sia il suo nome e lei scarabocchia qualcosa su un foglietto: “Fioraia”. Nessun nome, nessuna etnia, nessuna appartenenza.
Da allora, tornare a trovarla diventa per Mario un appuntamento cui non mancare. Anche nel 1994, dopo il massacro di Markale, la tragica strage del mercato di Sarajevo, il fotografo la ritrova al suo posto. Fino al giorno in cui al suo banco lei non c’è più. E neanche i suoi fiori. Se ne è andata per sempre quella donna che aveva deciso di essere -prima di tutto e nonostante tutto- la fioraia di Sarajevo. Un libro per ricordare chi non volle piegarsi alle divisioni etniche e religiose.
Una storia, delicata e struggente, di dignità e resistenza.
Incontro con Mario Boccia che sarà a Glocal a Varese giovedì 7 novembre alla libreria Ubik di piazza del Garibaldino.
Incontro gratuito. È preferibile la prenotazione e puoi farla qui.
UN’INTERVISTA DI MARIO BOCCIA SU SARAJEVO
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