Un solo istituto scolastico per Gavirate e Besozzo? L’ipotesi del nuovo comprensivo del Medio Verbano
È l'idea su cui stanno lavorando i due sindaci insieme a quelli di Brebbia e di Bardello con Malgesso e Bregano da cui è partita la richiesta di riorganizzazione. Il calo demografico alla base del cambiamento
Un nuovo grande comprensivo per unire le scuole di Gavirate, Besozzo e Bardello con Malgesso e Bregano.
L’ipotesi di accorpare i due attuali istituti comprensivi di Gavirate e di Besozzo è nata dalla richiesta di rivedere la collocazione delle scuole presenti nel territorio di bardello con Malgesso e Bregano dopo la fusione, plessi che fanno capo a due diverse direzioni. Una domanda posta non solo per motivi burocratici ma proprio per uniformare gli orari e in vista della prossima chiusura della primaria di Malgesso.
La richiesta di un confronto era stata sollevata dal sindaco di Bardello con Malgesso e Bregano Giuseppe Iocca che aveva convocato un tavolo con i dirigenti dei due comprensivi, l’Ufficio scolastico di Varese e la Provincia. In quell’occasione venne ipotizzata l’idea di accorpare i due attuali istituti.
Il calo demografico
La riflessione era partita dal calo demografico e dalle proiezioni dei prossimi anni. Negli ultimi cinque anni il numero di bambini in età scolare si è dimezzato – passando dai 165 nati nel 2019 agli 86 (con una previsione entro fine anno di 100) nel 2024.
Anticipare le scelte per evitare decisioni imposte
Davanti ai numeri futuri e alle direttive sul dimensionamento dei comprensivi sotto i 600 iscritti, il rischio di non raggiungere i numeri minimi e di subire una chiusura dall’alto ha indotto i sindaci a prevedere una riorganizzazione in funzione di una migliore risposta ai bisogni della cittadinanza.
Razionalizzare i costi per finanziare nuovi servizi
D’altro canto, la chiusura di istituti, pur nella consapevolezza di un depauperamento per la collettività di riferimento, può portare a una razionalizzazione della spesa ma anche a una disponibilità maggiore finanziaria da indirizzare verso progetti legati al diritto allo studio, servizi di trasporto, offerte nei periodi di chiusura della scuola durante l’anno scolastico come il periodo di Natale o in estate. Inoltre, la fusione permetterebbe di ottenere una posizione di maggior peso nell’eventualità di bandi pubblici.
L’istituto unico potrebbe favorire anche la condivisione delle iniziative: ad esempio, per il servizio mensa sarebbero a disposizione due centri cottura – uno a Besozzo e uno a Gavirate – a cui potrebbe essere associata una rete con le aziende del territorio per l’utilizzo di materie prime a Km0.
L’idea condivisa da tutti gli attori coinvolti è quella di progettare la costituzione di un Istituto del Medio Verbano.
Istituto comprensivo del Medio Verbano
«L’Istituto del Medio Verbano – si legge nella nota di presentazione firmata dai sindaci di Gavirate Parola, di Bardello Iocca, di Brebbia Brughera e di Besozzo Coghetto – coprirebbe in questo modo il bacino territoriale proprio dell’ISIS Stein di Gavirate, che con i suoi indirizzi liceali e professionali accoglie circa 1600 studenti provenienti per la maggior parte dal territorio circostante.
Per quanto riguarda la parte operativa, le amministrazioni richiedono la costituzione di un tavolo tecnico-politico, a cui parteciperanno la parte politica, i Dirigenti degli Istituti coinvolti, Provincia e Ufficio scolastico.
Verranno quindi esaminati i diversi aspetti coinvolti dall’accorpamento, in particolare: la verifica delle convenzioni in essere per i servizi scolastici e le relative scadenze; la possibilità di uniformare orari e calendari; il rispetto delle leggi e delle norme di Regione e del Ministero dell’Istruzione e del Merito per quanto riguarda il dimensionamento degli Istituti, dei diritti sindacali dei lavoratori e del patto educativo scuola-famiglia».
Tre anni per veder nascere il nuovo istituto
Si prevede che la realizzazione del progetto richiederà circa tre anni di lavoro. In questo lasso temporale, i sindaci chiedono che l’Ufficio scolastico territoriale valuti la possibilità di chiudere le iscrizioni alla scuola primaria di Malgesso, nel momento in cui non raggiungano il numero minino per costituire una classe, che in ogni caso dovrà essere chiusa, e che i due Istituti restino separati fino all’accorpamento, senza passaggi di plessi da uno all’altro: « Nel momento in cui l’Ufficio Scolastico Regionale avrà a disposizione i numeri dell’organico di diritto per l’anno scolastico 2025-2026, chiediamo che venga convocato il tavolo tecnico sotto il coordinamento di Provincia».
L’attuale organizzazione di servizi e plessi
Nella riorganizzazione si dovrà tenere conto anche dell’attuale offerta dei servizi parascolastici come pre e dopo scuola che sono offerti in tutti i plessi ad eccezione del prescuola nelle primarie e media di Gavirate; del traporto attualmente presente a Besozzo e per la media di Gavirate. Attualmente, infine, ci sono due centri cottura alla primaria di Besozzo e in quella di Gavirate.
Il sistema scolare attuale prevede a Besozzo un nido che si realizzerà con i fondi PNRR, una materna statale e tre paritarie, le primarie di Besozzo superiore e di Bogno verranno accorpate a quella di Besozzo inferiore , ci sono altre due primarie paritarie. Completano le due medie una statale e una paritaria.
A Brebbia ci sono una primaria e una media statali
A Gavirate un nido comunale, una materna comunale e due paritarie; due primarie statali, una media statale e un istinto superiore
A Bardello con Malgesso e Bregano ci sono due primarie ma quella di Malgesso è destinata alla chiusura
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