Una camminata per “rinfrescare la memoria” nell’ottantesimo anniversario dell’ottobre di sangue varesino
Oltre alla cerimonia ufficiale di domenica 27, sabato 26 è stato organizzato un percorso nei luoghi da ricordare a 80 anni dai tragici fatti che hanno colpito la città

E’ arrivato al suo ottantesimo anniversario uno dei più gravi fatti di sangue che Varese ricordi: quello del cosiddetto “Ottobre di sangue varesino“. Un mese di terribili repressioni nei confronti dei partigiani, il momento più duro e crudo della seconda guerra mondiale in città, tanto che i protagonisti di questa storia, veri eroi varesini, ancora ora danno il nome ad alcune delle vie più importanti di Varese.
Sabato 26 e domenica 27 Comune di Varese, ANPI sezione di Varese, ANPPIA, Istituto Calogero Marrone ricorderanno i partigiani caduti nel tragico ottobre del 1944. «Sono trascorsi 80 anni da allora, ma noi non dimentichiamo il sacrificio dei combattenti per la libertà e la democrazia – Ha sottolineato Rocco Cordì di ANPI Varese – Mantenere vivo il ricordo rappresenta, oltre che un doveroso omaggio alla loro memoria, un rinnovato impegno antifascista in difesa della Costituzione contro ogni tentativo di stravolgerla. Noi stiamo vivendo un passaggio drammatico, e richiamare la memoria signfica anche vivere il tempo presente».
Anche il primo cittadino è d’accordo sull’attualità della cerimonia: «Si tratta di una manifestazione importante per ricordare e cercare di portare nell’attualità dei tragici fatti avvenuti in città, c’è l’esigenza di una manifestazione collettiva – ha sottolineato Davide Galimberti – È un’occasione e un momento di incontro e ricordo, ma anche di divulgazione e conoscenza per i cittadini soprattutto giovani».
Un metodo per mantenere viva la memoria, e con lei la democrazia: «La città gode di ottima salute dal punto di vista della democrazia – ha commentato Enzo Laforgia, storico e assessore alla cultura – E la partecipazione della gente a queste manifestazioni, che non sono nostalgiche e commemorative, ma parlano al presente e al futuro è sempre piu grande. Gli anticorpi della città sono vivi e reattivi quando c’è bisogno».
COS’E’ L’OTTOBRE DI SANGUE VARESINO
Nell’autunno del 1944 nella Varese occupata dai nazisti, con i fascisti della cosiddetta repubblica sociale al loro servizio, si era scatenata una feroce caccia all’uomo le cui conseguenze per le formazioni partigiane furono tragiche. Gli arrestati finirono nelle mani dei peggiori e più feroci aguzzini che il fascismo aveva prodotto negli anni. Dopo pesanti interrogatori e torture qualcuno cede consentendo ai fascisti l’individuazione di alcuni combattenti e loro comandanti.
Il bilancio della repressione è pesantissimo: fucilati nel luinese dodici partigiani della Formazione autonoma Lazzarini e 3 alle Bettole di Varese: Elvio Copelli, Luigi Ghiringhelli, Evaristo Trentini; assassinato Walter Marcobi, comandante della 121^ Brigata Garibaldi e due dei suoi componenti, Bartolomeo Bai e Giuseppe Brusa; assassinato Renè Vanetti comandante della 148^ brigata Giacomo Matteotti; arrestati altri cinquanta, alcuni dei quali saranno deportati in Germania.
Le forze dell’antifascismo varesino escono da questa vicenda fortemente provate. Si deve poi a Giuseppe “Claudio” Macchi la ricostruzione delle file della Resistenza. Assunto il comando della 121a Brigata Garibaldi, intitolata da allora a Walter “Remo” Marcobi, condusse il fronte antifascista fino alla Liberazione di Varese nell’aprile del 1945.
IL PROGRAMMA DELLA CERIMONIA UFFICIALE DI DOMENICA 27
Nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dell’Ottobre di sangue varesino la cerimonia ufficiale si terrà domenica 27 ottobre: alle 10 è prevista la deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti di Largo Resistenza.
Alle 10.15 in Sala Montanari, nella vicina via dei Bersaglieri 1, si terrà il saluto del Sindaco Davide Galimberti e l’orazione ufficiale, che sarà affidata a Ivana Brunato, vicepresidente della Sezione ANPI di Varese “Claudio” Macchi.
Accompagnerà l’intera cerimonia la banda “Giuseppe Verdi” di Capolago.
UNA CAMMINATA “PER RINFRESCARSI LA MEMORIA” SABATO 26
Quest’anno, in occasione dell’80esimo anniversario, ci sarà però una novità: il giorno prima dell’evento ufficiale, sabato 26 ottobre, si terrà l’iniziativa “Percorsi resistenti, quattro passi per rinfrescare la memoria”: una passeggiata (anzi due!) per le vie di Varese per ricordare che questo atto semplice, quotidiano, apparentemente impolitico, non sia poi così scontato e non sempre è stato tollerato.
Così «Il giorno prima, sperando nel tempo, abbiamo organizzato una passeggiata -percorso divisa in due momenti – Spiega Alberto Crugnola di ANPPIA (associazione nazionale prigionieri e perseguitati dal fascismo) – Il mattino in centro, con partenza da palazzo estense, passando in via Veratti davanti al negozio di Augusto Lanzi, dove con la scusa di riparare biciclette si passavano le informazioni, al carcere dei Miogni, dove Carletto Ferrari fu ucciso, facendo un’ulteriore tappa a villa Triste, l’ex villa Dansi dove il regime della Repubblica Sociale aveva istituito un luogo fuori controllo, dove si torturavano i partigiani catturati. Poi si tornerà a palazzo Estense, che vede una targa che ricorda il primo sindaco nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale. Nel pomeriggio il percorso partirà invece da Capolago dove fu colpito a morte Walter Marcobi, poi al cimitero di Casbeno dove la salma di Marcobi fu inumata, e infine al cippo in suo ricordo posizionato in via dei Boderi».
Il programma nei particolari, prevede dunque il ritrovo mattutino alle 10 nel portico interno di palazzo Estense, sede del Comune di Varese. Si percorrerà poi Via Marcobi, Corso Matteotti, Largo Resistenza, Via Veratti 30 (ex negozio ciclista Augusto Lanzi), via Felicita Morandi, al Carcere dei Miogni, via Dante alla Villa Triste (ex Dansi), con ritorno a Palazzo Estense. a questa “passeggiata” parteciperà anche il coro “Rebelde”.
Nel pomeriggio, il ritrovo è alle 15 presso cimitero di Capolago, in via Torquato Tasso angolo via Giovanni Prati, per andare verso il Cimitero di Casbeno in via Daverio, con visita alla tomba e al monumento funebre di Walter Marcobi. Poi ritorno da via dei Boderi dove ci si fermerà al Cippo in ricordo di Marcobi. Ritorno al cimitero di Capolago.
In ogni tappa verranno illustrate le vicende relative ai luoghi nel periodo 1943/1944 che riguardano i luoghi attraversati.
A tutti i partecipanti sarà consegnato gratuitamente un opuscolo di 40 pagine edito per l’occasione da ANPPIA, ANPI sezione di Varese e Istituto Calogero Marrone.
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