Via libera del consiglio regionale alla risoluzione sul riconoscimento dei titoli degli operatori socioeducativi
L'assemblea regionale riconosce anche i titoli precedentemente previsti dalla normativa regionale, purché conseguiti entro all’anno accademico e scolastico 2021/2022, oltre a quelli definiti dalla normativa nazionale
L’Aula del Consiglio Regionale Lombardo ha dato oggi il via libera alla risoluzione relativa ai Servizi educativi alla prima infanzia.
Oggetto della risoluzione la tutela di quanto disposto dalla delibera regionale n. 6443 del 31 maggio 2022, che ha stabilito per l’accesso al ruolo di operatore socioeducativo anche i titoli precedentemente previsti dalla normativa regionale, purché conseguiti entro all’anno accademico e scolastico 2021/2022, oltre a quelli definiti dalla normativa nazionale.
La suddetta norma nazionale ha recentemente modificato il regime transitorio, fissando per l’anno scolastico o accademico 2018/2019 il termine ultimo per il conseguimento dei titoli di accesso alla professione di educatore nei servizi educativi per l’infanzia, sia per i titoli accademici precedenti alla riforma che per quelli riconosciuti dalle normative regionali.
Nel merito è intervenuto l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini: «Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questo atto d’indirizzo – ha dichiarato Lucchini – perché rappresenta un segnale e maggiore impulso verso quanto fatto da Regione Lombardia in questi mesi, oltre che un segno di responsabilità e maturità istituzionale. La condivisione testimoniata oggi tra maggioranza e opposizione fungerà da ulteriore supporto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: tutelare prioritariamente i nidi e gli educatori lombardi, confermando la validità della normativa lombarda, che contempera le novità della riforma con la salvaguardia delle professionalità esistenti».
«Una decisione, quella giunta oggi – ha precisato Lucchini – che ci conforta nel proseguire lungo la strada intrapresa a inizio estate e che riconosce il valore dell’iter compiuto dal governo lombardo per far fronte all’incertezza dovuta ai nuovi requisiti formativi che potrebbe creare gravi difficoltà nel reperire personale qualificato. Personalmente, rinnovo sin d’ora il mio impegno nella costante interlocuzione avviata con il Ministero dell’Istruzione che negli ultimi anni è intervenuto in modo rilevante nel sistema dei servizi per l’infanzia. Ringrazio, infine, il Presidente Emanuele Monti, il relatore Diego Invernici e tutti i consiglieri della nona commissione per il lavoro a sostegno della qualità e continuità dei servizi per l’infanzia» ha concluso l’assessore Lucchini.
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