A Cassano Magnago una panchina rossa nel ricordo di Stefania e Giulia Maja
L'inaugurazione si terrà domenica 24 dicembre alle 10 in piazza Don Spina. Sarà dedicata alla mamma e alla sorella di Nicolò Maja, uccise nella strage familiare di Samarate
Il Comune di Cassano Magnago si unisce ancora una volta alla lotta contro la violenza sulle donne con un’iniziativa dal forte valore simbolico e sociale: l’inaugurazione di una panchina rossa, simbolo universale di memoria per le vittime e impegno per un futuro senza violenza.
L’evento si terrà domenica 24 dicembre alle 10 in piazza Don Spina.
«Questa iniziativa si inserisce in un progetto continuativo che da anni il Comune porta avanti con il coinvolgimento attivo di associazioni, scuole e cittadini. La panchina rossa rappresenta non solo un gesto simbolico, ma anche un tassello di un impegno condiviso che mira a sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, con particolare attenzione al ruolo delle giovani generazioni», spiega l’assessore alle Politiche sociali e per la famiglia Anna Lodrini.
La panchina, realizzata dai ragazzi dell’Educativa di strada, è dedicata alla memoria di Stefania e Giulia, madre e sorella di Nicolò Maja, vittime di una tragedia familiare. Nicolò, sopravvissuto con coraggio a un terribile atto di violenza commesso dal padre, ha contribuito alla verniciatura della panchina e con questo gesto ha voluto trasformare il dolore personale in un messaggio universale di sensibilizzazione e resilienza, offrendo il proprio contributo per creare un simbolo che parli a tutta la comunità.
Sulla panchina è posizionata una targhetta commemorativa dedicata a Stefania e Giulia offerta dall’associazione Anemos che, non solo supporta Nicolò Maja e la sua famiglia, ma lavora attivamente per offrire strumenti concreti di prevenzione e sensibilizzazione nel contrasto a stalking, violenza di genere, bullismo e disagio sociale.
La targhetta rappresenta un omaggio non solo alle vittime di questa tragedia familiare, ma a tutte le donne che hanno subito violenza. Per questo la panchina, oltre a riportare il numero 1522 (numero antiviolenza e stalking), presenta anche un QR code scansionabile, fornito dagli Stati generali delle donne, che raccoglie una serie di podcast che raccontano storie di alcune donne vittime di violenza ed esempio di lotta e di speranza.
La giornata sarà arricchita dall’intervento di Associazione SiCura, attiva nella prevenzione della violenza di genere e recentemente operativa con uno sportello dedicato proprio in piazza Don Spina e della dottoressa Fiorillo, ex magistrato del Tribunale per i Minorenni, che offrirà una riflessione sul ruolo della giustizia minorile nei casi di violenza familiare e conflitti.
L’evento vedrà il coinvolgimento attivo dei giovani della comunità:
I ragazzi del Vil.Lab proporranno letture sul tema della violenza di genere;
Gli studenti del Liceo Bellini si esibiranno in due performance musicali;
Saranno inoltre esposti elaborati creativi realizzati dagli studenti delle scuole cittadine che hanno approfondito il tema con impegno e sensibilità.
«L’inaugurazione della Panchina rossa non è un evento isolato, ma il risultato di un lavoro continuo che guarda al futuro e, in un momento storico segnato da complessità e sfide sociali, vuole essere un appello collettivo per riflettere, ricordare le vittime come Stefania e Giulia, e impegnarsi per un futuro senza violenza – dice il sindaco di Cassano Magnago Pietro Ottaviani – La scelta di piazza Don Spina rafforza il valore di questa iniziativa, inserendola in un contesto simbolico che pone al centro la comunità e le persone. Celebrare questo importante momento di memoria e condivisione significa dare forza a un messaggio che non può essere ignorato: la violenza sulle donne deve cessare».
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