Alessandra Kustermann: “I figli non sono un ostacolo: per la parità di genere occorre rinunciare a qualcosa”

Alessandra Kustermann, ospite della rassegna teatrale Parola di Donna al salone Estense, ha parlato della necessità di un cambio culturale nel rapporti tra uomo e donna per mettere fine alle violenze di genere

alessandra kustermann

«La parità si raggiunge solo se si accetta di rinunciare a un pezzetto del proprio interesse personale» È questa la formula che Alessandra Kustermann, fondatrice del primo pronto soccorso  violenza sessuale alla clinica Mangiagalli di Milano nel 1996, ha proposto al pubblico accorso nel Salone Estense a Varese per l’appuntamento di  Parola di Donna, rassegna teatrale che affronta diverse tematiche declinate al femminile.

A intervistare il medico ginecologo è stata la Presidente della commissione cultura del Comune Emanuela Lozza. Sul palco anche l’assessora Rossella Dimaggio e le artiste Pedrini e Malliani che hanno letto dei brani.

La lunga esperienza di Alessandra Kustermann al fianco delle donne violentate e sottomesse, sia come medico sia come volontaria, le hanno insegnato che l’unica possibilità di fermare soprusi e ingiustizie, che possono sfociare in veri e propri reati, nei riguardi delle donne è la cultura:  «Insegniamo ai bambini il valore del rispetto. Lo facciano le famiglie innanzitutto, che sono il luogo deputato a crescere i futuri uomini, e poi la scuola, lo sport. Vediamo oggi ragazzine che ritengono normale il linguaggio della violenza, della sopraffazione. Occorre invertire questa deriva».

Le donne sono vittime di uomini spesso subdoli che prima le conquistano con fascino, intelligenza e simpatia e poi le soggiogano, le disarmano, le privano della dignità e dell’autostima. A volte, però, sono proprio le donne che favoriscono condizioni di disparità: « Il mondo del lavoro è duro, difficile. Una donna incontra ostacoli maggiori, a 5 anni dalla laurea il suo stipendio è inferiore. Spesso si sente ripetere che è  causa dei figli: e proprio dalla dalla nascita del figlio che una donna dovrebbe mettersi sullo stesso piano del padre, condividendo responsabilità e dovere. Condividere la gioia del rapporto intimo e totalizzante dei primi anni instaurando subito un piano di coresponsabilità paritario con il partner per mantenere la stessa dignità lavorativa e, quindi, valoriale nel rapporto d coppia».

Nella sua lunga attività a sostegno della donne e dei figli, Alessandra Kustermann sa quanto è importante prendersi carico dei più più piccoli che vivono le violenze familiari, perchè da quel vissuto possano allontanarsi così da vivere una vita equilibrata. Ormai in pensione, Alessandra Kustermann dedica tutte le sue energie per la realizzazione di una casa di accoglienza per donne e figli vittime di violenza. Sta restaurando la Cascina Carpava a Milano grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo che ha coperto una parte dei costi. Sta quindi raccogliendo ulteriori finanziamnti per portare a compimento il suo rifugio così da restituire benessere psicologico, autonomia economica e abitativa alle donne in grave difficoltà.

alessandra kustermann

L’incontro, avvenuto venerdì 15 novembre nel Salone Estense è poi proseguito con un aperitivo  offerto dai produttori locali e servito dai ragazzi di Mensa Fuoricontesto.

Il prossimo appuntamento con Parola di Donna sarà sabato 23 novembre sempre al Salone Estense di via Sacco a Varese con “Istantanee” che vedrà in scena Iaia Forte.

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Pubblicato il 16 Novembre 2024
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