Com’è fatta una bag-in-box e cosa può contenere
Si tratta di un sistema di packaging innovativo, adatto a contenere prodotti di tipo alimentare o industriale, allo stato liquido o semiliquido
In tempi recenti si è fatta strada una soluzione alternativa alle classiche bottiglie in vetro o in plastica contenenti vino o altre bevande: la bag-in-box, che letteralmente può tradursi come “sacca nella scatola”.
Si tratta di un sistema di packaging innovativo, adatto a contenere prodotti di tipo alimentare o industriale, allo stato liquido o semiliquido.
Cos’è una bag-in-box e cosa può contenere
Una bag-in-box si compone di un sacchetto interno multistrato, formato da più film di materiali, e da un contenitore esterno in cartone. All’esterno, invece, troviamo un rubinetto, una sorta di dispenser che l’utente finale può azionare per far fuoriuscire il liquido. Questo sistema permette di conservare il prodotto all’interno del fusto ed evitare qualsiasi contatto con l’aria, evitandone così l’alterazione.
Inizialmente pensata per i vini, il sistema bag-in-box si è evoluto e adesso può contenere altri tipi di liquidi: le bag-in-box di Volmar Packaging, ad esempio, sono pensate per vari tipi di liquidi come succhi di frutta, olio, latte, acqua, prodotti a base di uovo, perfino la passata di pomodoro. Oltre ai prodotti alimentari, queste bag-in-box possono contenere anche prodotti non alimentari, come olio motore, detergenti, cosmetici o prodotti chimici.
Bag-in-box: perché usarla?
Sono diversi i benefici della bag-in-box:
- Isolamento: il buon livello di isolamento garantisce al prodotto all’interno della sacca di non risentire degli effetti di luce, calore e aria. Pertanto, un materiale di alta qualità conserva al meglio il prodotto e ne aumenta la longevità;
- Versatilità: è capace di contenere qualsiasi liquido o semiliquido, come abbiamo visto, alimentare o non alimentare;
- Praticità: è facilmente trasportabile;
- Sicurezza: le aziende che si occupano di packaging tramite bag-in-box sono tenute a seguire le direttive nazionali e comunitarie. L’operazione di imballaggio viene infatti eseguita in ambienti sterili, nel totale rispetto delle norme sanitarie, da macchinari avanzati tecnologicamente, automatizzati o semiautomatici;
- Eco-friendly: questi sistemi azzerano l’utilizzo di sostanze nocive per evitare la contaminazione del prodotto e sono generalmente facili da smaltire;
- Creatività: questo tipo di confezionamento è molto adatto anche per pratiche di marketing, ad esempio per realizzare un design personalizzato sulla borsa, per far conoscere e valorizzare il brand;
- Prezzo: i costi di confezionamento tramite bag-in-box non sono alti quindi il prezzo del prodotto finale può essere molto conveniente;
- Qualità: se il prodotto è di qualità, il packaging non influirà negativamente sulla bontà dello stesso.
Dimensioni bag-in-box: quante ce ne sono?
Le bag-in-box possono avere diverse dimensioni, a seconda dell’uso che se ne fa. Riprendendo l’esempio di un’azienda specializzata in questo tipo di confezionamento, come Volmar Packaging, si va dai 2 litri per arrivare fino a 1.000 litri.
Generalmente, per la vendita al dettaglio si parte dai 2 litri, per una “scatola” mini, fino a un massimo di 10 litri. Se il destinatario è il settore dell’HORECA, allora il taglio minimo parte da 5 litri per arrivare a 20 litri.
Infine, per esigenze più avanzate e destinazione industriale, si può arrivare a bag-in-box capaci di contenere fino a 1.000 litri di prodotto.
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