Come parlare con le IA per un giornalismo migliore
Al Festival Glocal, i consigli di Alberto Puliafito per utilizzare al meglio questi strumenti e l'esperienza di My Type: il sistema per la gestione dei contenuti dotato di strumenti IA ideato da Atex
Le intelligenze artificiali possono aiutare a fare un giornalismo più approfondito. Automatizzano processi e fanno risparmiare tempo al giornalista, che può quindi dedicarsi a attività più utili. È necessario, però, imparare come utilizzarle, in modo da raffinarle e personalizzarle in base alle proprie necessità.
Se ne è parlato a Varese in occasione del Festival Glocal insieme ad Alberto Puliafito, direttore di SlowNews.
Le intelligenze artificiali possono svolgere diverse attività meglio e più velocemente degli esseri umani, compresa l’abilità di scrivere prompt più efficaci da sottoporre alle stesse intelligenze artificiali, in modo da fornire risposte più coerenti alle richieste dell’utente.
«In generale, però, quando si usa un’IA che richiede input testuali – ha illustrato Puliafito -, è meglio utilizzare informazioni sintetiche e precise. Dopo una prima domanda a livello generale, è possibile cercare risposte più approfondite dando alla macchina dei “paletti” in modo da fornirle un contesto e ridurre ambiguità, oppure scegliendo di condurre l’IA in una conversazione, fornendo esempi o imponendo delle limitazioni…».
Per quanti modi diversi esistano per “istruire” e personalizzare la propria IA, l’aspetto fondamentale, però, resta il controllo umano. «Ogni tipo di contenuto realizzato dalle intelligenze artificiali – sottolinea Puliafito – deve essere verificato dal giornalista. Non importa quanto sia la proporzione di lavoro svolto dalla macchina in un prodotto da pubblicare, la responsabilità è sempre dell’utente umano».
Il cms di Atex My Type
Il content management system di Atex è fornito di uno strumento di intelligenza artificiale, che mette a disposizione dei giornalisti delle funzionalità capaci di aiutarli nello svolgere quelle mansioni che gli utenti umani non vogliono fare o nelle quali le macchine sono più efficaci (Seo, metadati, traduzioni…).
Ogni elemento consigliato dall’IA può comunque essere modificato, in modo da garantire al giornalista il massimo controllo sul proprio articolo.
My Type è un software a disposizione di tutte le testate partner di Atex e sarà disponibile come plug-in per WordPress (in arrivo la prima Beta entro fine novembre).
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