Dopo l’annuncio shock di Beko Europe la mobilitazione dei lavoratori di Cassinetta

C'è grande preoccupazione tra i lavoratori che si sono riuniti spontaneamente in assemblea. Si attende l'annuncio dello sciopero nazionale da parte di Fiom, Fim e Uilm

sciopero beko europe

Dopo l’annuncio shock di Beko Europe nell’incontro di ieri a Roma al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è stata immediata la risposta dei lavoratori a tutti i livelli dello stabilimento di  Cassinetta di Biandronno, polo dell’incasso della multinazionale turca. (nella foto l’assemblea  di questa mattina dei lavoratori dello stabilimento di Cassinetta)
Questa mattina operai e impiegati hanno indetto spontaneamente un’assemblea che si è tenuta nella sala mensa esprimendo grande preoccupazione per il rischio di chiusura di tre stabilimenti, tra cui quello in provincia di Varese. Beko Europe, nell’incontro al ministero, si è riservata di valutare ulteriormente «l’attuale presenza nei settori del lavaggio e della refrigerazione per evitare altre perdite di cassa». Se questa valutazione sarà confermata il rischio della chiusura dei tre stabilimenti diventa molto alto.
Oltre a quello di Cassinetta, sono in discussione i siti di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno e di Siena per quanto riguarda la refrigerazione (frigoriferi) e il lavaggio.
Ai cancelli dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno, oltre ai lavoratori, ci sono i segretari provinciali di Fim Cisl dei Laghi e Uilm e la segretaria della Cgil di Varese Stefania Filetti, essendo il segretario della Fiom provinciale ancora a Roma, Antonio Massafra, segretario provinciale della Uil, e Daniele Magon segretario della Cisl dei Laghi.
A questo punto è molto probabile uno sciopero nazionale prima del 20 novembre data in cui azienda e parti sociali si dovranno incontrare nuovamente al Mimit.

Beko: in Italia a rischio tre stabilimenti tra cui quello di Cassinetta

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 08 Novembre 2024
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