I bambini piantano 7 gelsomini e 2 prunus per la Festa dell’Albero a Cazzago Brabbia
Ispirato alla frase di Munari "Albero: esplosione lentissima di un seme" l'evento green dei bambini della Primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo
La Festa dell’albero 2024 porta a Cazzago Brabbia due nuovi prunus e sette gelsomini: uno per ogni classe della primaria Pascoli più uno per ciascuna delle scuole dell’infanzia di pertinenza: la Coniugi Vanoletti Gariboldi di Cazzago Brabbia e la Ugo Bassi di Inarzo.
A piantumare le nuove essenze, nella mattinata di venerdì 22 novembre, sono stati proprio i piccoli alunni della primaria in una festa intitolata “Albero: esplosione lentissima di un seme“.
«Si tratta di una celebre frase di Bruno Munari, che rende l’idea di come i nostri sogni, i nostri progetti, noi stessi non siamo così diversi dall’esplosione di un seme che al momento giusto, con la dovuta cura, diventerà forte e maestoso – ha spiegato la coordinatrice della Pascoli, Marzia Giorgetti – Gli alberi ci insegnano che il senso della vita è dare, essere fecondi, creativi, e trarre come un buon tesoro dal cuore il bene. Con l’augurio che anche voi bambini che oggi siete come piccoli semi, possiate crescere rigogliosi, felici e liberi, proprio come i nostri alberi».
L’evento, cui hanno partecipato anche i sindaci Davide Bossi di Cazzago Brabbia e Fabrizio Montonati di Inarzo, non solo regala nuovi alberi alla comunità ma sensibilizza anche i bambini al rispetto della natura e dell’ambiente in cui vivono: « Ciascuno può e deve contribuire a rendere migliore il nostro Pianeta», hanno detto gli insegnanti che hanno scelto come colonna sonora dell’evento la canzone Lo chiederemo agli alberi di di Cristicchi. «Una canzone che ben esprime con le sue parole il senso di questo evento – hanno detto – Abbiamo bisogno di riprendere un contatto profondo con noi stessi e con la natura, con la capacità di sognare, la fiducia nella vita, l’amore per la bellezza e la poesia».
Per l’occasione gli alunni hanno preparato proprio delle poesie e dei racconti, seguendo come filo conduttore l’amore per la natura unito al tema dei diritti: “Proteggiamo i diritti umani e l’ambiente, seminiamo gli alberi , poniamo metaforicamente semi di pace nel rispetto della natura”.
Ciascuna classe ha tratto ispirazione da un diverso albo illustrato: Il canto del mondo di Teckentrup per i bambini di prima e, dello stesso autore, Il seme della gentilezza, per la classe quarta. Poi Il piccolo seme di Eric Carle per la seconda, L’importanza del dono per la terza e l’albo illustrato L’albero alfabeto di Leo Lionni per la quinta.
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