“Il lavoro si è rotto”. A Glocal una riflessione sugli Equilibri del mondo che cambia

Sabato 9 novembre in Salone Estense Nicola Zanardi e Susanna Sancassani presenteranno l'Almanacco Equilibri 2024 una riflessione a più voci sul tempo presente e su quello che si può definire un passaggio d'epoca a tutti gli effetti

Generico 04 Nov 2024

Domande” è il tema della tredicesima edizione di festival Glocal e c’è una questione che si pone tutte le volte che affrontiamo il tema del cambiamento sulle vite dei singoli: “Perché il progresso materiale non si è tradotto in migliore qualità della vita?“. Certo, per molti aspetti il progresso è tangibile, basti pensare all’avanzamento delle cure o alle possibilità aperte della rivoluzione digitale. Eppure se riflettiamo con più attenzione, c’è qualcosa che ancora non torna.

Per indicare l’impatto che le dimissioni volontarie di massa hanno avuto sul sistema economico, gli Stati Uniti hanno coniato il termine “Great resignation”. Un fenomeno, quello delle grandi dimissioni, che non ha risparmiato il nostro paese coinvolgendo più di 2 milioni di lavoratori. Molti giovani in tutto il mondo rifiutano l’idea di un’occupazione che fino a pochi anni fa avremmo definito “ordinaria” e perfino “promettente, ricercando un nuovo senso nel concetto di lavoro e condizioni più concilianti con il tempo della propria vita privata.

Se voltiamo la medaglia restando nel nostro Paese, imprese di ogni genere e grado faticano a reperire il personale di cui hanno bisogno (da ultimo il caso di Leonardo che ha messo a disposizione un premio per i lavoratori in grado di portare le figure professionali richieste dall’azienda) e un sistema economico che lamenta il fabbisogno per i prossimi anni di 1,3 milioni di laureati e 1,5 milioni di diplomati.

Il lavoro sta cambiando, radicalmente e velocemente. In alcuni settori, le innovazioni tecnologiche sono entrate prepotentemente e hanno messo in discussione il futuro delle attività degli esseri umani, non solo quello manuale (come avvenuto nelle precedenti rivoluzioni industriali) ma anche quello intellettuale, divenuto improvvisamente sostituibile al pari di un anello di una grande catena di montaggio. Tutto questo avviene mentre la situazione internazionale è sempre più incerta e infuocata, la popolazione invecchia, il ruolo della politica vacilla e la questione ecologica non è più rinviabile. 

Possiamo definire tutto questo cambiamento o cambiamenti: sicuramente un periodo senza precedenti in cui non solo interrogarci diventa fondamentale e urgente ma anche agire con consapevolezza uscendo dagli schemi che hanno caratterizzato il nostro passato e partendo da una chiave di volta rappresentata dalla scuola, nel suo significato più profondo: quello di educazione, formazione e sapere.

L’Almanacco Equilibri 2024 “La società dell’educazione” (Equilibri Magazine), che sarà presentato sabato 9 novembre al Festival Glocal (ore 16.30 Salone Estense, Varese) da Susanna Sancassani, Responsabile del Centro METID, Politecnico di Milano e Nicola Zanardi, Direttore editoriale di Equilibri Magazine e ideatore di Milano Digital Week, descrive attraverso i contributi di economisti, sociologi, filosofi e scienziati, «le traiettorie e le dinamiche che ci stanno traghettando verso il 2050, una data simbolo entro la quale è necessario agire per contenere i danni di una crescita che si vuole illimitata».

Informazione, istruzione, didattica, formazione: educazione per l’uso

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Novembre 2024
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