Il marito a processo a Varese per maltrattamenti, la moglie: “Mi sono inventata tutto”

Dalla Tunisia il collegamento in tribunale di fronte al Collegio: da quanto emerso la donna voleva creare un diversivo per ottenere più rapidamente i documenti per espatriare

tribunale varese

Il colpo di scena del processo che vede imputato un uomo di origini tunisine è arrivato attraverso un collegamento con la sua ex moglie, proprio dal Paese del Nord Africa. La donna è stata interrogata come parte offesa in un procedimento per maltrattamenti in famiglia e lesioni, dichiarando: «Mi sono inventata tutto, non è vero niente di quanto ho scritto nella denuncia». Parole tradotte in aula che, di fatto, hanno scagionato l’imputato.

Tuttavia, esiste un problema: il reato è grave, e la pena è stata inasprita nel 2019 con il pacchetto di norme noto come “codice rosso“, che prevede la procedibilità d’ufficio. Pertanto, non è sufficiente ritirare la querela per sospendere il procedimento, che deve essere portato a compimento.

Inoltre, come parte offesa nel processo figura anche il nipote della coppia, arrivato dalla Tunisia per abitare con gli zii. Essendo minorenne al momento dei fatti, il ragazzo si trova coinvolto come parte offesa. Spetta dunque alla corte procedere e verificare l’eventuale responsabilità penale.

La querelante ha ammesso di essersi inventata tutto; il nipote, sentito oggi in aula, ha invece dichiarato di essere stato più volte sgridato dallo zio, ma mai malmenato, e di aver visto lo zio litigare con la zia, arrivando a colpirla a un braccio. «Sì lo zio ogni tanto mi trattava male ma solo a parole, alzava la voce perché ero appena arrivato in Italia, non sapevo dire una parola e non voleva che uscissi in paese da solo». Il paese è un dei tanti centri che si incontrano alle porte di Varese.

Il ragazzo, nato nel 2005, dopo la querela presentata dalla zia nel 2023, è stato accolto in una struttura protetta, dove tuttora vive. La donna, invece, è stata inizialmente ospitata in una struttura fuori dalle mura domestiche, da cui avrebbe poi ottenuto rapidamente il passaporto per l’espatrio.

Giovedì 6 febbraio si terrà il prosieguo della vicenda processuale.

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Pubblicato il 21 Novembre 2024
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