Il sole sorge ancora ad Oriente?
Gentile direttore,
Il sole sorge ancora ad Oriente? Questo antico mitico interrogativo mi si è riproposto nei giorni scorsi dopo aver seguito, sui vari “media”, il summit dei BRICS, uno degli eventi più significativi del calendario politico mondiale.
Dal 2002, l’anno di fondazione dei BRICS – Brasile, Russia, india, Cina, Sudafrica- il summit dell’ottobre scorso è stato il sedicesimo.
Si è svolto a Kazan, la città sacra al popolo russo, che si trova tra Mosca e gli Urali.
Vi hanno partecipato i Capi di Stato e di governo dei paesi fondatori, di quelli che vi hanno recentemente aderito e altri che stanno seguendo le procedure per accedervi, cambiando l’acronimo iniziale in BRICS+ (Plus)
Tutti insieme rappresentano il 45% della popolazione mondiale ed il loro prodotto interno lordo si colloca intorno al 30% del totale mondiale.
Il vertice di Kazan non ha dato vita ad un blocco contrapposto ad altri blocchi, non si è rivolto all’Occidente come nemico, ma ha tenuto fermo l’obiettivo di contribuire alla costituzione di un mondo multipolare la cui “governance” sia maggiormente egualitaria e democratica.
I BRICS+ auspicano una riforma monetaria che non si propone di sostituire al dollaro statunitense la moneta cinese, russa, o di chi altro, propone invece di dare vita ad una unità di conto internazionale che non dipenda da nessuno stato e nessuna economia.
Si tratta di una proposta di superamento degli accordi di Bretton Woods del 1944 voluti dagli Stati Uniti che, a partire dal loro ruolo di potenza economicamente egemone, vollero sancire la posizione di potere anche sul piano finanziario.
La dichiarazione di Kazan difende l’ONU dagli attacchi cui è attualmente sottoposto ribadendo la necessità di una sua integrale riforma, incluso il suo consiglio di sicurezza, al fine di renderlo “più democratico, rappresentativo, efficace ed efficiente” e prevedendo la rappresentanza dei paesi in via di sviluppo al suo interno.
Così si sottolinea anche l’importanza della riforma dell’organizzazione mondiale del commercio denunciando le misure unilaterali illegittime, tra cui le sanzioni illegali, sull’economia mondiale.
Sembrerebbe un problema puramente tecnico, ma oggi il sistema di pagamenti internazionali (chiamato SWIFT) è stato l’unico strumento veramente efficace per poter applicare le sanzioni
nei confronti dei paesi, delle banche, delle imprese e dei singoli soggetti che hanno rapporti finanziari con la Russia e con gli alti paesi sanzionati.
A Kazan non è incominciata una “rivoluzione” ma, con la convergenza di un grande numero di paesi e leader politici, si sono annunciati nuovi equilibri nell’asse che regge il mondo.
Non più un solo regista, un solo capo, un solo padrone ….
Non più la guerra come strumento per regolare le controversie fastidiose, per intervenire in paesi dove ci sono “autocrati” che non sono “amici”.
La Cina è tra i maggiori artefici di questa evoluzione considerate le sue strategie, i traguardi del suo sviluppo, i richiami alla sua storia millenaria.
A questo proposito può essere utile richiamare i caratteri originali che segnarono nel 221 A.C. la nascita di questo paese d’Oriente.
Per opera del suo primo imperatore Qin Shi Huang fu costituito un unico stato sciogliendo i precedenti “stati combattenti”.
Il primo decreto seguì l’abolizione del regime feudale e per cementare l’unità del paese, furono poi imposti gli stessi caratteri di scrittura a tutto il territorio, imposto la stessa moneta, standardizzata l’unità di misura, uniformato lo scartamento assile dei carri, fu creata una vasta rete di strade e canali per agevolare il commercio.
Qin Shi Huang avviò la costruzione della Muraglia, ordinò la preparazione dell’esercito di terracotta.
Nel summit dei BRICS dell’ottobre scorso il presidente cinese Xi Jinping ha compiuto un altro passo avanti nella propria strategia di presentarsi come il protettore di tutto il Sud del mondo, dall’Asia all’Africa fin all’America Latina.
“I paesi del Sud Globale che marciano insieme verso la modernizzazione, sono monumentali nella storia mondiale e senza precedenti nella civiltà umana”.
Un raggio di sole da Oriente?
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