La Pro Patria in casa dell’Alcione, Colombo: “L’esito della partita dipende da noi”
Domenica 24 novembre, ore 15, i tigrotti in casa della neopromessa, quinta in classifica grazie a un filotto di sei vittorie consecutive. Il racconto dela partita in diretta dal liveblog di VareseNews
«Mai come domani il destino è nelle nostre mani». Scontata la squalifica di un turno lo scorso sabato, Riccardo Colombo ritorna sulla panchina della Pro Patria pronto a puntare forte sulle motivazioni morali in vista della trasferta a Sesto San Giovanni contro l’Alcione, neopromossa e sorpresa del Girone A, almeno dopo 15 gare.
Al match di domenica 24 novembre, ore 15, i meneghini arancioblu ci arrivano da quinti, con ben 8 successivi e appena un solo pareggio, per un totale di 25 punti, dieci in più della Pro Patria a ridosso della zona playout. Come raccontato più volte, i tigrotti di Busto Arsizio sono invece la squadra che pareggia di più del campionato, con già nove “x” sul conto ma appena due vittorie. Il risultato pieno che manca ai biancoblu da più di un mese, dal settimana d’oro di metà ottobre tra Clodiense-Lecco. Di “filotti” consecutivi proprio i milanesi quest’anno sono i massimi rappresentanti, con due strisce da tre sconfitte consecutive intermediate da sei successi: un poetico “chiasmo” di risultati.
«L’Alcione non ha mezze misure – commenta in sala stampa l’allenatore dei tigrotti, confermando la possibilità di vedere tra i convocati alcuni dei lungodegenti -. Ha fatto sei vittorie di fila, poi ne ha perse tre, e adesso ha vinto l’ultima (in casa della Pergolettese, ndr). Ha un’identità forte, partendo dal campionato vinto, bene, l’anno scorso in Serie D. Ma mai come domani l’esito della partita dipende da noi, da come entriamo in partita, dal nostro pensiero, da quanto abbiamo voglia di riprenderci i punti lasciati indietro nelle ultime settimane. Dovremo essere perfetti: in queste ultime partite siamo stati puniti ai primi errori, in attacco dobbiamo migliorare, stiamo lavorando davvero molto in fase di finalizzazione, nell’ultimo passaggio e nel movimento degli attaccanti. Il campo ci sta dicendo che manchiamo ancora in questo».
“MANCANO 7 GOAL: LA CLASSIFICA E L’AMBIENTE SAREBBERO DIVERSI”
«Stiamo lavorando ai movimenti negli ultimi 30 metri, sia delle prime punte e che sui trequartisti e le palle che arrivano dal centrocampo. Anche sui quinti di centrocampo, che devono migliorare l’ultimo passaggio. Guardando i nostri numeri quello che ci manca sono i 5-7 gol che darebbero una classifica diversa, un morale diverso e un ambiente diverso».
“DARE CONTINUITÀ, NON ABBIAMO DEMERITATO NESSUN PUNTO”
«Se farei a cambio di pareggio “importante” come Feralpi o Padova per avere delle vittorie in più? Dare continuità è importante. Naturalmente mi sarebbe piaciuto vincere qualche partita in più, quello è normale, però vorrei penso anche che le partite in cui abbiamo pareggiato hanno sempre avuto il risultato che meritavamo, senza mai demeritare sul campo, con un goal casuale o di fortuna. Tutti i punti che abbiamo in classifica ce li siamo guadagnati, anzi ci manca qualche punto. Se le partite finissero ai punti come nella box penso che avremmo molto di più in classifica».
“CORRERE È IMPORTANTE, SERVE FARLO BENE”
«Pitou dice che la squadra tanto, questa Pro Patria corre troppo e quindi male? – la domanda in sala stampa -. Difficilmente nel calcio moderno gli attaccanti possono non correre. È tutta una questione di pressioni fatte bene, è una delle cose che chiedo di più ai trequarti è la ri-aggressione feroce. Si difende tutta la Juventus, che è la Juventus, figuratevi noi che siamo la Pro Patria. L’importante è correre bene, perché si corre tutti. A volte corriamo male perché perdiamo il filo della partita, forse perché vogliamo dare con generosità quel qualcosina in più. Ma è una cosa importante, perché se veicolata nella giusta maniera, può dare qualcosa in più, non in meno».
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