Le “carte” di Claudio Verna in mostra al Museo Butti di Viggiù
Ultima mostra antologica della stagione nelle sale di viale Varese: esposti 18 lavori su carta del maestro abruzzese. L'inaugurazione domenica 24 novembre alle 11
Il primo anno di attività del Museo Butti | Contemporanea dopo la riqualificazione della nuova sede si conclude con una mostra antologica dedicata ai lavori su carta del pittore Claudio Verna che sarà inaugurata domenica 24 novembre (ore 11) e resterà aperta sino al prossimo 26 gennaio nelle sale di viale Varese.
L’esposizione è curata dalla conservatrice Veronica Zanardi e dal Professor Massimo Bignardi, autore del testo critico pubblicato
nel terzo catalogo de “I quaderni del Butti”. In mostra ci saranno 18 “carte” realizzate dalla fine degli anni Cinquanta (le opere in pennarello nero), passando per gli anni Settanta, quando l’artista si è spostato sull’uso del pastello, e concludendo con le ultime opere dei primi due decenni del nuovo millennio.
Verna è nato a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1937 e si è laureato a Firenze con una tesi sulle “Arti figurative nella civiltà industriale”. Dopo le prime esposizioni nel capoluogo toscano si è spostato a Roma nel 1961 e tuttora vive nella Capitale. Esponente della cosiddetta “pittura analitica”, la sua opera «si articola tra le polarità di un estremo rigore e di un intenso abbandono emotivo». Protagonista assoluto dei dipinti è il colore e la sua capacità di assumere i valori massimi della saturazione e della luce.
Nella sua carriera l’artista abruzzese ha allestito oltre 120 personali e numerose antologiche tra cui spiccano quelle alla Biennale di Venezia (1970 e 1980). Contemporaneamente è presente in mostre collettive e rassegne internazionali a Düsseldorf, Londra, Philadelphia, Copenhagen, Rotterdam, Stoccolma, Darmstadt, Colonia, Mosca, Leningrado, Grenoble, Nizza, Praga, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro e in numerose città italiane, ottenendo vari riconoscimenti.
Nel 2008 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha conferito il premio “Antonio Feltrinelli” per la pittura. È stato poi nominato Accademico di San Luca mentre nel 2010 è stato pubblicato il Catalogo Ragionato del suo lavoro a cura di Volker W. Feierabend e Marco Meneguzzo.
Scrive di lui Massimo Bignardi: «La tecnica del pastello riduce la distanza della mano, delle dita, dalla superficie della carta. Eliminando ogni ulteriore “protesi” dà luogo a una maggiore spinta nello spazio impalpabile del foglio bianco. Non è un caso che Verna paragoni la tecnica del pastello a quella del modellare la creta: non è un’esemplificazione per meglio spiegare un dato tecnico. Ritengo, invece, che esso esprima una effettiva sensazione, sentire la materia colore in un spazio mentale, ove la scala dei volumi si affida alla vicinanza o distanza, di stati emozionali. Infatti è lo stesso artista a sollecitare tale riflessione, quando afferma in un scritto, dal titolo Come dipingo, apparso nella rivista “Quaderni di Arte Contemporanea” pubblicata nel 2010: “Ho sempre pensato – si legge – che la cultura, il pensiero, le esperienze fatte, ad un certo punto entrino a far parte della tua stessa natura e ti consentano di captare impulsi che vengono dal profondo, magari rimasti oscuri per lungo tempo».
La mostra “Claudio Verna Carte” sarà aperta nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 14 alle 18.30; alla domenica l’orario previsto è dalle 14 alle 18. Si consiglia la prenotazione al sito ufficiale del museo (CLICCANDO QUI)
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