“Luoghi non comuni festival”: al Teatro Periferico di Cassano Valcuvia tre giorni di cultura e impegno sociale
Durante la tre giorni anche una tavola rotonda dedicata agli Under 35. Appuntamenti dal 15 al 17 novembre
Per tre giorni il Teatro Periferico di Cassano Valcuvia ospita “Luoghi non comuni festival” un evento che conferma l’importanza della cultura come strumento di connessione e valorizzazione del territorio.
Ne abbiamo parlato con Paola Manfredi e Dario Villa, anime del Teatro Periferico, che raccontano l’impegno e la visione dietro questo appuntamento, organizzato da Etre, l’associazione culturale promotrice del festival.
Tra i momenti clou della tre giorni che si terrà tra Luino e Cassano Valcuvia con diversi appuntamento, c’è la giornata di sabato 16 novembre, che vedrà un tavolo di lavoro presso la Biblioteca di Luino intitolato “Esperienze di Cittadinanza Attiva Under35,” un’importante occasione per esplorare il ruolo delle nuove generazioni nell’impegno civico. Così come ci aveva spiegato anche Sara Carmagnola, responsabile della progettazione dell’associazione di Etre.
Qual ‘è l’importanza di ospitare Luoghi Non Comuni Festival sul territorio?
Paola Manfredi : «Ospitiamo Luoghi Non Comuni perché siamo soci di Associazione Etre dalla sua fondazione e crediamo fermamente nella sua mission: portare il teatro nei territori, specie quelli periferici come il nostro. Oggi il teatro è presente in modo significativo nell’Alto Varesotto: nascono rassegne e laboratori un po’ in ogni paese e si affermano nuovi artisti. Ma manca ancora una capacità di progettare in rete, le proposte che escono davvero dal teatro -inteso come edificio- per incontrare la società civile sono ancora poche, mancano luoghi di approfondimento e studio che permettano di ospitare seminari e laboratori con artisti anche di livello internazionale ed è ancora scarsa la partecipazione dei giovani. Si stanno facendo passi significativi, ma non ancora sufficienti. Per quanto ci riguarda, abbiamo inserito nella nostra associazione quattro nuovi soci giovani, abbiamo avviato progetti con associazioni under 35 e coinvolto nei nostri spettacoli giovani attori. Il festival Luoghi Non Comuni riserva uno spazio speciale proprio agli under 35».
Perché il coinvolgimento degli Under 35?
P.M.: «Per la ragione che ho detto prima. I giovani nel nostro territorio partecipano ai laboratori teatrali e alle attività culturali, sono vivi e attivi, ma terminate le scuole superiori li perdiamo di vista e li ritroviamo in età adulta. Però qualcosa si sta muovendo. Abbiamo coinvolto in diversi progetti due nuove associazioni under 35, nate di recente sul nostro territorio: tracciaminima e Utòpia. Abbiamo da imparare da loro: non hanno solo maggiori competenze digitali, hanno un bagaglio formativo e culturale diverso dal nostro, un naturale desiderio di sperimentazione, una visione forse più europea. Ma credo che anche loro possano imparare da noi, che abbiamo maturato un’esperienza ventennale sul territorio sia nella relazione con gli enti, sia nei progetti partecipativi con i cittadini».
Siete una realtà che negli anni ha costruito molto sul territorio, quale restituzione avete oggi rispetto a questo?
Dario Villa: «Siamo presenti sul territorio della Valcuvia e nel Nord Varesotto da 20 anni. Le nostre attività vanno dalla programmazione di una stagione teatrale riconosciuta a livello nazionale, alla produzione e alla distribuzione di spettacoli; dai laboratori nelle scuole, ai corsi per bambini, ragazzi, adulti, stranieri e persone con disabilità. Nel nostro piccolo, riteniamo di avere prodotto un certo impatto a livello sociale, culturale e istituzionale, contribuendo a rendere il teatro un elemento fondamentale della comunità. Abbiamo conquistato una platea sempre più vasta e fedele: il pubblico è cresciuto nei numeri e nel grado di partecipazione, e dimostra un grande interesse verso le nostre proposte artistiche e culturali. Ci sono spettatori che si impegnano in prima persona per promuovere le nostre iniziative. Anche la partecipazione ai laboratori teatrali, aperti a tutte le fasce d’età, è cresciuta molto, specialmente dopo la pandemia, confermandoci che esiste una forte domanda di spazi creativi e formativi che il teatro riesce a soddisfare. I laboratori non solo insegnano tecniche teatrali (quest’anno abbiamo aperto anche un corso di hatha yoga), ma sono uno strumento potente per la crescita personale e sociale, un luogo dove le persone possono esprimersi, confrontarsi e costruire legami. L’impatto delle nostre attività non si limita però alla sfera artistica e formativa. Per esempio quest’anno abbiamo iniziato a collaborare con gli Uffici di piano di Luino e Cittiglio, contribuendo con le nostre competenze alla definizione di strategie per il benessere sociale e la crescita culturale della collettività. La nostra speranza è infatti che il teatro si faccia promotore di una rivoluzione culturale che abbracci l’intera comunità e non sia solo uno spazio di piacere e benessere individuale. Il teatro, in questo senso, è diventato per noi non solo un fine artistico, ma uno strumento concreto di cambiamento sociale e di aggregazione»
Si potrebbe dire che il teatro è un motore sociale?
Dario Villa: «Lo potremmo definire così. O almeno ci piacerebbe che lo fosse. Noi scommettiamo tutti i giorni nella capacità del teatro di influenzare e trasformare positivamente la società, diventando una forza attiva di cambiamento e riflessione collettiva. Il teatro non deve limitarsi a essere un luogo dove si assiste a spettacoli di intrattenimento ma deve agire come stimolo alla partecipazione civica, deve favorire un dialogo su temi cruciali per la comunità, deve essere capace di affrontare i conflitti attraverso il dialogo e la creatività. Deve essere una leva potente per migliorare il vivere collettivo. Da sempre, ci interessano i temi “sensibili”: temi civili (lavoro, giustizia sociale), fragilità (disabilità psichica e fisica, alzheimer), diversità culturali (stranieri), memoria (storica e autobiografica). Sono questi i temi che affrontiamo con i nostri spettacoli e nei nostri laboratori»
Parliamo dello spettacolo La scelta in programma durante “Luoghi non comuni festival”?
D.V.: “La scelta” è uno spettacolo ideato da Roger Bernat in collaborazione con Qui e Ora, una compagnia che abbiamo ospitato più volte da noi a Cassano. Roger Bernat (www.rogerbernat.info ) è un artista catalano rinomato in Europa e a livello internazionale, che si è distinto per la creazione di dispositivi scenici che mettono il pubblico al centro della performance. Questa rappresentazione esplora il tema dei meccanismi di partecipazione collettiva e come vengono prese insieme decisioni che riguardano tutti, e le modalità di selezione. Gli spettatori saranno divisi e mandati in tre luoghi separati, dove dovranno scegliere fra diverse proposte di spettacolo quella che dovrà far parte della stagione l’anno prossimo. Una direzione artistica condivisa, insomma. Un’altra possibilità di fare programmazione culturale: dove sono le persone a prendere parola».
IL PROGRAMMA
15 NOVEMBRE 2024
ore 18:30 – INAUGURAZIONE FESTIVAL e APERITIVO a Cassano Valcuvia
ore 20:00 – CONCERTO Linda Melodia
in collaborazione con Associazione Utòpia
INGRESSO LIBERO
16 NOVEMBRE 2024
Dalle ore 10:00 alle 18:00 – TAVOLI DI LAVORO “Esperienze di Cittadinanza attiva Under35” aperto alle associazioni alla Biblioteca di Luino, con lunch break.
ore 21:00 – SPETTACOLO
LA SCELTA
Progetto di Roger Bernat
Drammaturgia di Roberto Fratini e Marie-Klara González
Con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Josephine Magliozzi e Laura Valli
Il pubblico prende il posto della direzione artistica del teatro per affrontare il difficile compito di scegliere. Divisi in tre sale diverse, ogni gruppo di spettatori guarderà diversi trailer, riprodurrà una serie di dibattiti e infine sceglierà uno spettacolo che farà parte della stagione del teatro dell’anno prossimo.
COSTO BIGLIETTO SPETTACOLO:
intero €12
ridotto €8 (under 18, over 65 e allievi di Teatro Periferico)
Inoltre, è attivo il servizio TEATRIBUS a soli €5 (da prenotare entro il giovedì prima dello spettacolo)
PER INFO E PRENOTAZIONI:
Tel 334.1185848 – 347.0154861 (anche Whatsapp)
info@teatroperiferico.it
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