Mastini, reazione vincente: battuto il Pergine con tripletta di Piroso

I gialloneri tornano al successo (5-4) contro i campioni in carica pur con troppe sbavature in difesa. Il numero 55 sugli scudi, Acinque Ice Arena quasi esaurita

mastini pergine 5-4

Vittoria sofferta e sudata fino all’ultimo secondo, ma meritatissima: i Mastini tornano al successo piegando 5-4 il Pergine, contro cui si prendono anche una rivincita dopo la finale IHL persa nella scorsa primavera. Un risultato che respinge il momento di crisi e ridà fiato alla classifica giallonera proprio in occasione di una sfida temuta per il valore dell’avversario.

Il solo gol di scarto non rende il giusto merito alla squadra di Glavic che, tuttavia, deve fare mea culpa per aver rischiato grosso visto che i gol subiti da Perla derivano troppo di frequente da ingenuità, errori e sbavature difensive dei gialloneri. Insomma, ci sono diverse cose da migliorare – questo è evidente – ma val la pena anche registrare la bella reazione sul piano della grinta e della velocità e la buona percentuale in powerplay, situazione da cui sono scaturite due reti importanti.

Entrambe messe a segno dall’indiscusso man of the match, Alessio Piroso, autore di una tripletta roboante sfruttando il “suo” movimento in taglio verso la porta con il quale “Pizzo” sa essere letale. E letale lo è stato anche nel far west scatenatosi con il canadese Monteleone, messo a terra a suon di sberloni e pure punito con penalità partita.

Messi in cassaforte tre punti importanti (Pergine raggiunto a quota 17), Vanetti e compagni devono ora recuperare le forze per viaggiare in direzione di Appiano tra 48 ore: il match contro i Pirati (che sono passati 4-6 a Como in questo turno) è in programma domenica 3 alle 18. Dare continuità al successo sul Pergine sarebbe importante per tornare a rincorrere i primi quattro posti.

PRIMO INGAGGIO – Manca Michael Mazzacane, come previsto, ma Gaber Glavic ha tutti gli altri effettivi a disposizione per sfidare il Pergine campione in carica, in una Acinque Ice Arena che si riempie a un passo dal tutto esaurito. Un bel segnale del pubblico nel momento più complicato dell’ultimo triennio per i gialloneri anche se in curva nord appare uno striscione che contesta ai giocatori il mancato saluto al pubblico dopo il KO con l’Alleghe. Le Linci hanno cambiato in parte volto rispetto al titolo vinto in primavera ma schierano un fronte italiano temibile. In porta ci sono Perla e Steiner, preferito a Zanella.

LA PARTITA

I – La serata giallonera parte con il piede sbagliato: penalità per sei uomini in pista che, appena conclusa, si trasforma nel gol dello 0-1 trentino con Cmunt che approfitta di una dormita della difesa dopo un rebound sul tiro di Vignoli.
Per fortuna il risveglio è rapido e potentissimo con tre reti varesine in pochi minuti. Si comincia con una azione di Raimondi ad aggirare la gabbia, tocco in direzione di Piroso che trova la stoccata in mezzo al traffico (1-1). Passa un’altra manciata di secondi e arriva il vantaggio: disco che viaggia da Perino verso Crivellari e bordata dalla blu del 42 che gonfia la rete biancorossa. Non è finita: una carica di Marano su Ghiglione manda il giocatore ospite in panca puniti per 2′ e i Mastini ne approfittano. Azione simile al quella del primo gol: assist di Vanetti posizionato accanto al palo e taglio vincente ancora di Piroso.
Fiutata l’aria, il Varese tiene una pressione forte davanti alla gabbia di Steiner che, tuttavia, si salva in un paio di occasioni molto pericolose (Piroso, Franchini) mentre Perino tira alto da buona posizione a 2′ dalla fine. Gol sbagliato, gol subito: Marcello Borghi perde un disco in modo goffo accanto alla gabbia di Perla e Honcharenko sfrutta il regalo per siglare il 3-2.

II – Si riparte con il Varese in superiorità numerica e anche questa volta i gialloneri non sbagliano sul power play: disco che arriva laterale a Vanetti e per Piroso la festa continua con il tiro che vale la tripletta personale. Da lì in avanti si prosegue con un sostanziale equilibrio a 5v5 anche se il Varese appare superiore con buon pattinaggio pur con qualche imprecisione. Al 7′ è rissa vera tra Piroso, indemoniato dopo l’ennesimo fallo, e Monteleone che alla fine mette il ginocchio a terra con intervento arbitrale: il canadese si piglia pure la penalità partita (e la squalifica per la prossima).
Andreotti però riapre tutto in un powerplay durato pochi secondi: azione personale, prima parata di Perla e ribattuta in rete dell’attaccante ospite. Da quel momento comincia un periodo difficile per i Mastini che vacillano ma riescono a non cadere. Poi nel finale di tempo la squadra di Glavic torna a farsi pericolosa e proprio sulla sirena una bordata di Matonti sibila a un soffio dal palo.

III – I Mastini guadagnano un power play dopo 2′ e sfiorano due volte il gol, con Steiner che risponde da campione nel primo minuto con l’uomo in più.
Dopo questa sfuriata però il Varese paga un conto salato: al minuto 49′ un’errata uscita dal terzo difensivo costa un disco intercettato che Meneghini scaraventa in rete per il 4-4 e tutto da rifare con qualche brivido nella schiena dei tifosi di casa. Dopo la metà del periodo c’è un altro miracolo di Steiner su deviazione a botta sicura di Perino ma al 52′ il portiere trentino non può nulla: Schina ritrova la sua proverbiale cannonata da lontano che vale il 5-4.
Al 56′ i Mastini vanno vicinissimi a chiudere i conti con mischia ripetuta davanti a Steiner dopo che il portiere ferma Schina in 1v1 ma i 3-4 tentativi di rebound si infrangono su portiere e difensori. Coach Ambrosi toglie infine il portiere per giocare in 6v5: i Mastini faticano a liberare il terzo e quando ci riescono trovano un Bitetto capace di togliere il disco a un metro dal gol. L’ultimo minuto è una sofferenza ininterrotta, ma la sirena cristallizza il 5-4 e fa esplodere il PalAlbani: ci voleva.

HCMV MASTINI VARESE – PERGINE SAPIENS 5-4
(3-2; 1-1; 1-1)

MARCATORI: 3.51 Cmunt (P – Vignoli), 4.57 Piroso (V – Raimondi, E. Mazzacane), 5.28 Crivellari (V – Perino, Maekinen), 7.39 Piroso (V – Vanetti, Kuronen), 18.46 Honcharenko (P); 20.33 Piroso (V – Vanetti), 29.44 Andreotti (P – Masotti); 49.14 Meneghini (P – Honcharenko, Vignoli), 51.58 Schina (V – Vanetti).

VARESE: Perla (F. Matonti); Maekinen, Crivellari, Schina, Fanelli, M. Matonti, E. Mazzacane; Ghiglione, Kuronen, Franchini, Perino, Vanetti, M. Borghi, Raimondi, P. Borghi, Piroso, Tilaro, Allevato, Fornasetti. All. Glavic.
PERGINE: Steiner (Zanella); Monteleone, Giacomozzi, Ambrosi, Marcazzan, Voronin, Vignoli; Marano, Andreotti, Meneghini, Honcharenko, Cmunt, Bitetto, Foccoli, Covi, Flessati, Lacedelli, Masotti. All. Ambrosi.
ARBITRI: Boverio, Lottaroli (Brenna, Magliano).
NOTE. Penalità: V 9′, P 35′ (Pen. partita: Monteleone). Superiorità: V 2-6, P 1-3. Spettatori: 1.089.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Novembre 2024
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