Pro Patria, già tempo di riscatto: domenica arriva una Triestina in crisi nera
La sconfitta di martedì ha accorciato la classifica della Pro Patria, avanti solo di un punto sulla zona playout. Alle 17:30 di domenica 3 novembre arrivata la gemellata Triestina, inaspettatamente ultima e senza vittorie da agosto. Sul liveblog di VareseNews il racconto della partita
Gemellaggio sugli spalti, in campo rivalità senza possibilità di sconti, con l’obiettivo per entrambe le squadre di risalire la classifica già al termine dei novanta minuti. Dopo la deludente sconfitta di martedì a Arzignano, domenica 3 novembre la Pro Patria torna a Busto Arsizio, dove alle 17:30 ospiterà la Triestina.
Storicamente tra le due squadre e le tifoserie scorre buon sangue. Vedendo la classifica – dove la Pro Patria è scesa al quattordicesimo posto (13 punti) e la Triestina è sempre più ultima a (5 punti, complice anche la vittoria dell’Arzignano scappato a 10) – viene allora da pensare al famoso detto mal comune mezzo gaudio. L’inaspettato, almeno a tratti, inciampo dei bustocchi martedì nella trasferta veneta ha infatti interrotto la striscia positiva di imbattibilità, serie portata a vanti a piccoli passi (5 pareggi, 2 vittorie) comunque utili a muovere la classifica.
Tutto d’un tratto, nel corso della settimana, «la classifica si è fatta corta» e il margine di sicurezza sui playout si è ridotto a un solo punticino di vantaggio sulla Pergolettese, tanto che per la prima volta in stagione mister Riccardo Colombo in sala stampa e a microfoni accesi ha parlato di classifica.
L’occasione diventa così ghiotta per la Triestina dell’ex Moretti, ed ex squadra di Colombo nel 2010. Dal mare della Venezia giuliana i biancorossi arrivano nello specchio delle Prealpi sperando di sfruttare il fresco abbattimento e le possibili nuove insicurezze dei tigrotti per centrare i “tre punti” che mancano da undici partite. L’Alabarda non vince infatti da agosto. L’unico successo capitalizzato in stagione è stato quell’esordio al Nereo Rocco contro, indovinate un po’, sì: l’Arzignano.
Poco sembra aver portato, almeno in termini di risultati, l’avvicendamento in panchina di mister Santoni con lo spagnolo Josep Clotet. Il digiuno triestino persiste, nonostante una rosa sulla carta da squadra blasonata, ben al di sopra dell’unica posizione valida per la retrocessione diretta (l’anno scorso quarta posizione e vittoria per 3 a 0 a Busto Arsizio). Proprio lo scalpo concesso in settimana all’Arzignano deve insegnare ai tigrotti che una squadra “affamata di punti” è sempre pericolosa se presa sottogamba.
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