Sono gravi le condizioni del 76enne coinvolto nell’incidente di Cocquio Trevisago
In rianimazione il nipote, a Novara mentre la ragazza in auto con lui è fuori pericolo. Provvidenziale l’aiuto degli automobilisti arrivati sul posto appena dopo lo schianto, che hanno fermato il traffico evitando tamponamenti
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Dei due codici rossi finiti in ospedale a causa delle ferite riportate nel terribile incidente stradale di Cocquio Trevisago di martedì, il più grave rimane il giovane di 24 anni che risulta tuttora in prognosi riservata alla rianimazione dell’ospedale Maggiore di Novara, mentre la ragazza, di due anni più giovane, anche lei rimasta incarcerata nell’auto dopo lo schianto sulla sp1 risulta fuori pericolo e non più in rianimazione.
Inoltre a destare particolari preoccupazioni sul piano sanitario è il nonno del ragazzo, al volante di un’auto che in quel momento stava sopraggiungendo sul rettilineo: è ricoverato alla rianimazione del Circolo di Varese; l’uomo, 76 anni è intubato, sedato è in prognosi riservata. Ferito, ma meno grave il quarto soggetto coinvolto nello schianto, il conducente di 75 anni della terza auto la Mitsubishi bianca rimasta pesantemente lesionata nello schianto, con airbag esplosi e pesanti segni di deformazione sulla carrozzeria.
Un delirio, la Sp1, in quei frangenti, poco passate le 12 di ieri: il botto è stato avvertito da distanza e i primi automobilisti arrivati sul posto hanno immediatamente bloccato il traffico, a quell’ora composto da numerosi mezzi pesanti, così da mettere in sicurezza il teatro dello scontro, proteggendo i feriti intrappolati nelle auto. Ancora un’ora dopo lo schianto erano presenti sul posto i lavoratori di un’officina nelle vicinanze che hanno dato una mano nei soccorsi.
Uno scenario da brividi che ha lasciato sull’asfalto pesanti segni dell’impatto rimossi dai vigili del fuoco di Ispra poco prima di riaprire la strada.
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