Sos dalla Procura di Varese, Gustapane: “Pm allo stremo, e manca metà del personale amministrativo”
L’allarme lanciato dopo un incontro con le parti sindacali e il silenzio del Ministero. Scoperto il 46% della pianta organica. Pm con centinaia di fascicoli assegnati e polizia giudiziaria tuttofare
Pubblici ministeri «che lavorano ai limiti dello stremo fisico» per via dell’enorme mole di fascicoli a cui dare seguito. Personale amministrativo decurtato di quasi la metà dell’organico cui viene in soccorso la polizia giudiziaria (cioè le unità delle forze dell’ordine distaccate presso le Procure per effettuare le indagini). Uffici, come il casellario giudiziale, che riescono a rimanere aperti solo grazie all’attività di volontariato di appartenenti alle forze dell’ordine in quiescenza.
È un quadro più che allarmante quello delineato dal Procuratore della Repubblica di Varese Antonio Gustapane (foto sotto) reduce da un incontri con le parti sindacali nel quale si è fatto il punto solo stato di salute della macchina requirente di piazza Cacciatori delle Alpi che nei piani superiori vede il lavoro dei magistrati che si occupano, in pratica, di dare seguito all’azione penale: indagini, sviluppi investigativi seguiti alle denunce di privati o atti presi d’ufficio per i reati più gravi dalle forze dell’ordine.
Un percorso che «mai si può fermare, anche se a costo di sacrifici enormi a cui stiamo assistendo in questo momento», ha spiegato il Procuratore intrattenendosi nella mattina di mercoledì con la stampa in un incontro informale dettato sì dall’ultimo incontro con le rappresentanze dei lavoratori, ma anche a fronte di atti formali cui non sono state date risposte. «Su una pianta organica del settore amministrativo della Procura di 37 dipendenti, ne sono attualmente operativi 24 e di questi 4 risultano distaccati ad altra mansione, incarico, o in aspettativa. Di fatto siamo ad uno stato di carenza del 46% degli effettivi».
Quasi la metà dei lavoratori mancano, e sono da tempo state messe delle «pezze» fatte di un tessuto pregiato, cioè uomini e donne che una volta terminato il loro servizio a beneficio dello Stato, si sono messi ancora a disposizione della Repubblica con attività di volontariato: sono attualmente 6 e hanno prestato servizio nei Carabinieri e nella Finanza: «Grazie a loro, per esempio, è possibile tenere aperto il casellario giudiziale», spiega Gustapane. Un quadro delineato più volte al Ministero di Grazia e Giustizia, spiega il Procuratore, «dal quale mai abbiamo ricevuto risposta. Ho pure sollecitato un interpello attraverso la Procura generale. E per sopperire alle carenze di organico ho emesso un bando, lo scorso giugno, per consentire il distacco presso i nostri uffici da parte di dipendenti pubblici di altri enti a cui hanno risposto ben 25 lavoratori e per il quale il Ministero ha stabilito la presa in carico di una sola unità».
Il rischio della paralisi viene poi scongiurato grazie ad una mossa quasi disperata (ma contemplata sul piano normativo) che consiste nel dirottare parte delle ore lavoro della polizia giudiziaria a mansioni amministrative: un’anomalia, dal momento che gli agenti sono al servizio dei pm per svolgere attività di indagine. E anche qui proseguono le dolenti note: i pm in servizio ad oggi in Procura sono 4, e i fascicoli dei sostituti che hanno per un motivo o per l’altro lasciato la Procura di Varese (sono 4) ammontano a oltre 1595 che dovranno venir assegnati quota parte ai Sostituti che già hanno diverse centinaia di fascicoli.
«Sostituti che fanno turni di lavoro massacranti, spesso un lavoro continuo e sono allo stremo fisico. Ringrazio loro per l’impegno profuso in questo frangente, così come il personale amministrativo anch’esso vessato da questa mole di lavoro, oltre agli agenti di polizia giudiziaria chiamata ad assolvere altre attività», conclude il procuratore Gustapane in quello che suona come un potente Sos che arriva da Palazzo di Giustizia.
I sindacati si stanno attivando per sollecitare la questione a livello nazionale. Fra tre mesi è stata prevista una nuova assemblea per fare il punto sui risultati.
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