A Gallarate la comunità ucraina ha festeggiato “Kolyada” nell’abbraccio di tante persone
Oksana Tkachuk Trapani, presidente dell'associazione "Regala un sorriso - Ukr" racconta le emozioni della seconda edizione dell'evento con cui la comunità ucraina del varesotto ha festeggiato la tradizione festa del Natale slavo
Sabato 28 dicembre a Gallarate l’associazione “Regala un sorriso Ukr – Aps“, per la seconda volta ha organizzato un evento sulla cultura ucraina di “Kolyada”, ovvero il periodo che va dal Natale all’Epifania o, più in generale, per i rituali slavi legati al Natale. “Kolyada” rappresenta una festività celebrata alla fine di dicembre per onorare il sole durante il solstizio invernale nell’emisfero settentrionale. Coinvolge anche gruppi di cantanti che visitano le case allietando le comunità con canti natalizi.
«Il Natale è una delle feste più antiche e sin dai tempi passati le persone amano questa festa e la tradizione ucraina che la accompagna – spiega Oksana Tkachuk Trapani, presidente dell’associazione – Nel nostro paese le festività natalizie sono accompagnate da antiche usanze popolari. In Ucraina una delle tradizioni natalizie più sentite sono proprio i canti popolari che sono associati con le festività e sono molto antichi. Ma la guerra in Ucraina ha spezzato questo incantesimo e molti ucraini sono costretti a vivere senza poter festeggiare come un tempo. Come usanza tradizionale per Kolyada si offrono dolci e soldini e noi come associazione abbiamo spedito per Natale per 300 famiglie e quattro orfanotrofi e ospedali pacchi regalo con cibo, giochi, prodotti per l’igiene e dolci».
L’associazione inoltre ha voluto rinnovare questa tradizione per il secondo anno consecutivo a Gallarate, con il sostegno del Consolato generale ucraino di Milano. «Essendo lontani dall’ Ucraina, questo evento è particolarmente sentito durante le vacanze natalizie, quando pesa di più la mancanza delle tradizioni che si tramandano da generazioni. Negli ultimi anni i rifugiati ucraini si sono uniti alle fila dei lavoratori e degli emigranti, e quindi offriamo loro l’opportunità di “prendere una boccata d’aria ucraina”, per la loro anima e per instillare l’amore per l’Ucraina nei loro bambini che possono così familiarizzare con i canti natalizi e con la dolcezza del loro suono».
L’iniziativa ha visto la partecipazione di tante persone, ucraine ma non solo, che sono arrivate da Varese, Legnano, Busto Arsizio, Monza, Como e altre città e non sono mancati momenti di commozione.
«Al canto “C’era una nuova gioia” gli occhi di molti si sono riempiti di lacrime – racconta Oksana – Il canto ucraino che risuona nella piazza, le donne e le ragazze ucraine con lo scialle tradizionale, Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù (interpretati da Iryna Oleksa e Francesco Trapani) sono al centro, la stella natalizia, il re Yurii Zubik che canta con il coro della chiesa ucraina di Gallarate, Yuriy Holub che suona a flauto mentre astori e angeli sono felici e giocano con le campane. E poi Nataliia Burlaka che declama poesie tra i canti natalizi. In un angolo un signore anziano scoppia in lacrime. La moglie gli chiede di andare via ma lui le risponde di no:”Ascolta come cantano! – dice – I loro cuori piangono ma portano la loro cultura e le loro tradizioni nel mondo! Questa è una nazione forte!”. Un momento davvero emozionante che dimostra l’amore per le nostre tradizioni, la nostra cultura, che noi, come nazione, siamo rispettati!».
All’evento hanno partecipato anche il prevosto della Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate, monsignor Riccardo Festa che ha portato gli auguri di pace in Ucraina e ha benedetto tutti i presenti, e l’assessore di Cardano al Campo Claudio Trevisan.
«Un grazie di cuore a loro e a tutte le persone intervenute – conclude Oksana Tkachuk – Grazie ai volontari di Monza, alla famiglia Natrasenyuk che ha preparato i nostri bomboloni natalizi con il papavero offrendoli a tutti presenti. Queste sono emozioni insuperabili che ci danno forza e sostegno e ci riempiono il cuore, sapendo che non siamo soli».
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