Al Pronto Soccorso di Busto Arsizio è di nuovo attivo il posto di Polizia a tutela del personale e dei pazienti
Per porre un freno all'aumentata aggressività nei confronti di medici e infermieri anche a Busto, dopo Varese e Gallarate, può contare sulla presenza fisica degli agenti in Pronto Soccorso
È stata inaugurata oggi, giovedì, alla presenza del questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza, del Prefetto Salvatore Pasquariello, del sindaco Emanuele Antonelli e della direttrice dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi la riapertura del posto di Polizia all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale di Busto Arsizio.
Dopo Varese e Gallarate ora anche Busto Arsizio potrà godere della presenza (cinque giorni su sette) di agenti che daranno una pronta risposta ad eventuali episodi di violenza ma soprattutto serviranno a fare da deterrente nei confronti di chiunque metterà a repentaglio la sicurezza del personale sanitario.
L’apertura dell’ufficio è stato salutato con grande sollievo in primis dal personale del reparto di emergenza urgenza diretto dal professor Angelo Ianni che ha sottolineato come «vi sia un effettiva aumentata aggressività nei confronti di medici e infermieri a livello generale».
Il questore Mazza ha elogiato il lavoro di squadra che ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo. Impressionato anche il sindaco Antonelli che ha ricordato l’importante lavoro svolto dai sanitari bustocchi per la popolazione durante il Covid e ogni giorno, anche al di fuori delle emergenze.
Lo spazio attrezzato per la Polizia di Stato è dotato anche di un monitor collegato alle telecamere presenti in tutte le zone del Pronto Soccorso in modo da poter intervenire tempestivamente. Le stesse immagini viste dai poliziotti di turno in ospedale sono visibili anche nella centrale operativa della Questura che potrà, dunque, coordinare eventuali interventi tempestivi delle pattuglie sul territorio. Ogni stanza dell’area, infine, è dotata di un pulsante di emergenza collegato con il 112 che attiva immediatamente l’allarme anche dove l’occhio elettronico non può arrivare. Come ha avuto modo di dire il dottr Ianni «questo permetterà al personale di lavorare meglio con una ritrovata sicurezza».
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